Politica

Regione, reddito di
autonomia: pronti
200 mila euro

“Nel 2016 rilanceremo le azioni con uno stanziamento di 200 milioni di euro al fine di consolidare, puntualizzare e rendere ancora più efficace la nostra azione”. È quanto afferma l’assessore regionale Giulio Gallera in merito al reddito di autonomia, al termine della prima fase di sperimentazione.

Per evitare dispersioni delle limitate risorse economiche, Regione Lombardia continuerà ad intervenire in ambiti mirati. Anzitutto l’esenzione dal ticket: “partita tre mesi fa – commenta Gallera – ha dato una risposta a un bisogno concreto di 10 mila lombardi in difficoltà nell’affrontare le spese per visite ed esami, una misura che a regime, nel 2016, arriverà a coinvolgere 100 mila persone in tutta la Regione”.
Per quanto concerne il bonus affitti, la prima fase ha avuto 25 mila adesioni: “abbiamo esteso questa misura anche a chi ha un Isee fino a 9.000 euro prorogando il termine per la presentazione delle richieste al 30 gennaio 2016. Stimiamo di arrivare a intercettare 6 mila persone”.
Il Progetto di inserimento lavorativo (Pil): “nel 2016, insieme ai partner individuati in collaborazione con l’assessorato al Lavoro, proporremo politiche in grado di aiutare soggetti con difficoltà acute a rientrare nel mondo del lavoro”.
Rispetto al capitolo anziani e disabili e bonus bebè, “si sta aprendo adesso il bando con il coinvolgimento delle reti sociali sul territorio: ben 75 dei 98 Ambiti territoriali vi hanno già aderito. Entro il 5 di febbraio faremo una verifica dell’andamento del servizio per rilanciarlo al meglio. Molto positivo anche il riscontro del bonus bebè con circa 2 mila richieste”.
L’assessore Gallera si dice molto soddisfatto dei risultati della fase di sperimentazione. Tra i prossimi impegni, la progettazione di misure di contrasto alla povertà diverse da quelle contenute nella Legge di Stabilità, e l’incontro con gli stakeholder  – Comuni, Cpi, sindacati, terzo settore… – che si occupano di fragilità; “l’esperienza accumulata in questi mesi e il confronto con il territorio – conclude – ci consentirà di fare del Reddito di autonomia uno degli strumenti più efficaci e concreti del welfare lombardo”.

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