“Un Natale all’insegna
della misericordia”: gli
auguri del Vescovo
Nella foto, il vescovo di Crema, monsignor Oscar Cantoni.
Il 25 dicembre si avvicina e molte persone si preparano a festeggiare. Giunge in questi giorni il messaggio di auguri del vescovo di Crema, monsignor Oscar Cantoni, che invita i fedeli ad una riflessione sul Natale più profonda e meno legata alle logiche tradizionaliste e consumiste. Proponiamo di seguito la lettera integrale.
Cosa intendono esprimere le tante luci, gli addobbi natalizi, lungo le strade e all’interno delle nostre case, in questi giorni che precedono il Natale? Spesso sono espressioni indistinte, la parte più lontana dall’evento religioso del Natale. A ben vedere, si tratta di coreografie consuete in un periodo specifico dell’anno, una sorta di “omogeneizzato” che fa bene a tutti, ma che non rimanda immediatamente a Qualcuno in modo particolare. Così è dentro una società non più cristiana, tanto sono assenti e indecifrabili, anche tra noi, i segni del Natale del Signore, che per i cristiani è invece l’unico e il vero Festeggiato!
Eppure questo luccichio in sovrabbondanza ha pure un significato antropologico. Manifesta una domanda profonda, che forse rimane inespressa, ma che, presente e viva nel cuore di ogni uomo, interpella di nuovo, anche oggi, anzi, oggi più fortemente che un tempo. Le tante luci rimandano a una ricerca, fanno emergere un’ inquietudine, che è costitutiva del cuore dell’ uomo e insopprimibile, in ogni tempo e in ogni stagione della vita. E’ la sete di luce, di compassione, di verità, di relazioni vere, di ricerca di tenerezza e di perdono: condizioni indispensabili per una vita pienamente umana. Tutta la nostra società ha sete e fame di speranza: è per questo che il nostro è un tempo favorevole all’ evangelizzazione!
Per i cristiani la ricerca appassionata della verità e del senso del vivere viene soddisfatta dal Verbo della Vita diventato carne, cioè uno di noi, del tutto simile a noi, eccetto nel peccato, che ci precede rivelandoci il volto di Dio amore compassionevole.
Nel mistero del Natale contempliamo il Dio con noi, che ci invita a rivestirci di tenerezza e di misericordia. L’uomo non ha che da accogliere il Datore di questi doni e lasciarsi riempire il cuore dal suo amore.
In tempi così difficili come il nostro, c’è’ bisogno di uomini e donne che annunciano e testimoniano l’alternativa alla violenza, all’aggressività e alla sfiducia, dando voce alla speranza del mondo. Un compito impegnativo, ma ineludibile, che i discepoli di Gesù sono chiamati a svolgere, un grande servizio all’umanità, impaurita per gli avvenimenti drammatici di questo ultimo periodo, incapace di vere e feconde relazioni interpersonali e senza un sicuro riferimento.
Auguro a tutti di vivere questo santo Natale all’insegna della Misericordia, in questo Anno Giubilare, che, come frutto di conversione, ci chiama a diventare “misericordiosi come il Padre”, pronti a quella “rivoluzione della tenerezza”, di cui tutti abbiamo estremamente bisogno e che consiste nel riconoscere nei volti di ciascuno un fratello e una sorella da accogliere ed amare, perché tutti e indistintamente, al di là di ogni merito, figli amati da Dio.
+ Oscar Cantoni, vescovo di Crema
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