Avis, l’appello del
presidente: “abbiamo
bisogno di giovani”
Nella foto, il presidente dell’Avis Crema, Pietro Valcarenghi.
Anche nel settore dell’altruismo l’uscita dalla crisi è un po’ meno lontana. Lo suggerisce Pietro Valcarenghi, presidente Avis Crema, tracciando un bilancio di quest’anno: “abbiamo avuto un boom di iscritti, attorno al 30%. Non abbiamo ancora dati ufficiali perché i conti si chiudono a fine anno, ma ad oggi possiamo vantare 200 nuovi aspiranti iscritti, 120 dei quali sono già stati selezionati”.
DONATORI – In via Monte di Pietà, alla sede Avis, c’è un gran daffare. I volontari stanno aggiornando gli elenchi ed organizzando gli appuntamenti per le donazioni. “Abbiamo 70 nuovi donatori attivi – aggiunge Valcarenghi – e ciò significa che il totale supera i 1200. Gran parte dei nuovi aspiranti donatori sono arrivati nel periodo tra agosto e dicembre. Ma per iniziare a donare bisogna superare una trafila che dura circa due mesi: controlli rigorosi e tempi burocratici non consentono da subito un aumento del numero di donazioni”.
CRITICITÀ – Uno dei problemi più sentiti del 2014 era il lavoro: a causa della crisi il numero di permessi e di licenze per le donazioni concesse era calato. “Parecchi donatori viaggiano all’estero – spiega il presidente – e questo comporta 6 mesi di stop per le donazioni; stesso discorso per chi subisce interventi chirurgici, odontotecnici o, semplicemente, si fa tatuaggi e piercing. Oltre il 20% di donatori sono fermi per questi motivi”.
DONAZIONI – Alle criticità sul lavoro fanno da contraltare i segnali positivi: “quest’anno abbiamo fatto un gran lavoro di segreteria e il nostro medico avrà svolto circa 300 visite. Significative anche le 6 domeniche all’Ospedale Maggiore di Crema, per un totale di circa 200 donazioni. Questo ha contribuito ha mantenere i livelli del numero delle donazioni almeno pari a quelle dell’anno scorso. Anzi: per fine anno, nonostante di solito sia un periodo molto critico, noi abbiamo ancora parecchie chiamate di donatori”.
GIOVANI – Felice, ma con ampie possibilità di miglioramento, il capitolo sui giovani: “come iscrizioni ci siamo, non abbiamo problemi: la maggior parte dei nostri iscritti è giovane. Nota dolente è la loro posizione a livello dirigenziale: ad oggi ne abbiamo 4, ma è difficile che riescano a conciliare le varie attività in cui sono presi. Quello che decisamente non vorremo sarebbe ritrovarci con un grande esercito ma senza generali”.
APPELLO – “Quindi, ecco l’appello che ci sentiamo di rivolgere per il 2016: ci servono ragazzi che abbiano voglia di mandare avanti l’Avis. Il Consiglio attualmente è composto per il 60% da anziani sopra i 65 anni. Abbiamo bisogno di giovani per dare nuovo slancio e realizzare nuove iniziative. In questo senso, ci piacerebbe riuscire ad entrare maggiormente nelle scuole per parlare agli studenti; ma anche qui, sarebbe molto più facile e più sensato se a farlo fossero i giovani stessi”.
LA SFIDA – Tra i desideri maggiori dell’attuale presidente c’è anche la fondazione di un gruppo Avis dedicato ai soli giovani. “Il mandato del Consiglio scadrà nel 2017 – conclude Valcarenghi – e sarebbe bello avere qualche giovane a darci supporto”. Chissà che anche in questo caso Crema non si dimostri all’altezza del suo altruismo.
Stefano Zaninelli
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