Politica

Fusione A2A-Lgh,
per la Lega “oltre al
danno anche la beffa”

“I sindaci coinvolti in questa manovra rischiano di non ottenere un solo centesimo: il denaro che arriverà da questa fusione non andrà direttamente nelle casse dei Comuni ma, più realisticamente, verrà impiegato per ripianare i cospicui debiti che hanno alcune società proprietarie di Lgh. Chi ci rimetterà saranno ancora una volta i cittadini. Insomma: oltre al danno anche la beffa”. Così Andrea Bombelli, segretario della Lega Nord del Cremasco, rispetto all’acquisizione da parte di A2A del 51% delle quote di Linea holding goroup.

SPARTIZIONE – La posizione della Lega rispetto all’operazione è nota. Come ricorda Bombelli, “avevamo già denunciato con forza quella che sembrava e sembra ancora oggi solo una maxi spartizione di poltrone decisa all’interno delle oscure stanze del potere dalle segreterie del Pd, un partito che come la storia ci insegna sembra essere avvezzo ad operazioni economiche che spesso generano al proprio interno entusiasmi stellari”.

CRITICITÀ – “L’offerta di A2A – prosegue Bombelli – è giunta a Lgh senza alcuna gara ad evidenza pubblica. Nessuno è in grado quindi di appurare se questa offerta sia effettivamente la più vantaggiosa. A questo punto viene spontaneo chiedersi cosa avrebbe fatto il proverbiale buon padre di famiglia: si sarebbe accontentato di una sola offerta oppure, come noi tutti facciamo prima di compiere un acquisto importante, avrebbe confrontato i prezzi e deciso con prudenza per quello più conveniente? Qualcuno ha forse paura ad aprire il confronto con gli altri possibili players interessati a Lgh? A pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca”.

RICOSTRUZIONE – Secondo il segretario della Lega, fatto che non convince è il monocolore amministrativo coinvolto nell’acquisizione:  “l’operazione, voluta dai sindaci di sinistra di Milano e Brescia, proprietari di A2A, un colosso da 6 miliardi di euro annui, ha trovato il parere positivo di Lodi, anch’esso a guida Pd. Dal canto suo Cremona, come pubblicamente affermato pochi giorni fa dal presidente di Lgh Alessandro Conter, ha come obiettivo primario di questa fusione quello di salvare Aem, la partecipata del Comune strozzata dai debiti. Perché mettersi quindi di traverso? Crema e Pavia, le più deboli nella compagine sociale di Lgh – conclude Bombelli – si accodano a quello che sembra un chiaro ordine di partito”.

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