Turchia, omicidio Elci:
solidarietà dalla Camera
penale provinciale
“La Camera Penale della Lombardia Orientale esprime lo sgomento, lo sdegno e il profondo rammarico dei suoi iscritti perché il 28 novembre è stato ucciso un avvocato”. Queste le parole di Alessio Romanelli – segretario della Camera penale di Cremona e Crema – in merito all’uccisione di Tahir Elci, presidente dell’Ordine degli avvocati curdi di Diyarbakir, in Turchia.
I fatti risalgono a due giorni fa, il 28 novembre. L’avvocato è rimasto vittima di una sparatoria poco dopo il termine di una conferenza stampa, in cui si chiedeva di porre fine agli scontri tra le autorità di Ankarae ribelli curdi. “La speranza – commenta Romanelli – è che si riesca a far luce sui colpevoli di questa morte, anche se servirà del tempo. Quello che subito colpisce, però, è che è morto un avvocato, ancora una volta. Ancora: come in Cina, in Libia, in Colombia, nel Caucaso del nord, in Iran, solo per citare alcuni dei paesi in cui, negli ultimi anni, centinaia di avvocati hanno perso la vita o sono stati intimiditi, minacciati, sottoposti a violenza per avere esercitato il loro compito di difensori dei diritti violati delle persone. Avvocati visti come intralcio ad una giustizia di regime” mentre invece rappresentano un “presidio dello Stato democratico, garanti essenziali dei diritti dei singoli, della libertà e della giustizia: la loro voce deve risuonare forte nelle aule dei tribunali, non spegnersi sul selciato di una strada tra colpi di pistola”.
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