Cronaca

Violenza sulle donne,
qualcosa sta cambiando
Convegno il 5 dicembre

Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La rete Con-Tatto cremasca si occupa del problema ed annovera tra le sue fila diverse organizzazioni ed istituzioni sociali, tra cui l’Arma dei carabinieri, l’associazione Donne contro la Violenza, l’Asl di Crema, diversi servizi sociali dei Comuni cremaschi e il club Soroptimist di Crema. Per sensibilizzare efficacemente l’opinione pubblica e soprattutto le nuove generazioni, tanto da portarle ad un cambiamento di mentalità, tutte queste istituzioni stanno organizzando per sabato 5 dicembre presso la sala Alessandrini un incontro aperto a tutta la cittadinanza ed in particolare ai rappresentanti delle classi IV^ e V di tutte le scuole superiori cremasche. Spesso, per quanto riguarda l’Arma dei carabinieri, accade che i militari siano chiamati presso le abitazioni private a soccorrere le persone per svariati motivi. Il più comune di questi è quello legato alla violenza domestica. Fino al mese di ottobre del 2013 non esisteva in Italia una vera e propria legge contro la violenza domestica, e i casi più eclatanti di femminicidio erano molto ricorrenti nelle cronache nazionali. Presso il comando generale dell’Arma è stato istituito, in seno al reparto analisi criminologiche su proposta del Dipartimento delle Pari Opportunità, una sezione atti persecutori che studia il fenomeno. I dati raccolti sono disarmanti e dicono che oltre il 90 % dei reati di violenza domestica è causato dall’uso delle armi. Una cosa, però, si può fare per prevenire la violenza: intervenire subito prima che degeneri. La nuova  legge n. 119 del 15 ottobre 2013 prevede infatti la possibilità di sequestrare preventivamente le armi, anche se legalmente detenute, quando si verificano episodi di litigiosità domestica. Sino al mese di ottobre del 2013 però non si poteva intervenire in maniera adeguata e la vittima era costretta ad allontanarsi dall’abitazione familiare cercando ripari di fortuna. Con la nuova legge  l’aggressore viene allontanato immediatamente dalla casa dalle forze dell’ordine e nei casi più gravi viene arrestato. E’ un deterrente molto importante che dovrebbe necessariamente portare ad una forma di prevenzione efficace. Spesso, però, questo non accade perché la vittima ha paura o non conosce bene gli strumenti legislativi a sua disposizione e continua così a subire reiterate forme di violenza fisica e psicologica. Rivolgersi alle forze dell’ordine, invece, può servire ad evitare di continuare a subire la violenza che altrimenti diventa sempre più grave.

La legge 119/2013 sulla violenza domestica prevede tre novità importanti:
1.    Il gratuito patrocinio per le persone meno abbienti (le vittime della violenza possono chiedere di essere tutelate gratuitamente da un legale, se non hanno disponibilità finanziarie);
2.    L’anonimato per i vicini di casa che segnalano le violenze (la legge tutela la persona che segnala alle forze dell’ordine quanto di male accade nelle abitazioni dei vicini);
3.    Le donne straniere extra europee possono chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di giustizia allorquando sono vittime di violenza domestica.

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