Cronaca

Chiusura delle poste a Ombriano,
ora il Comune tenta il ricorso al Tar

L’ultimo tentativo dell’Amministrazione Comunale di Crema per scongiurare la chiusura dell’ufficio postale di Ombriano è il ricorso al Tar. “Abbiamo operato una valutazione insieme al legale che nelle scorse settimane ha assistito dei comuni pavesi contro provvedimenti analoghi – spiega il Sindaco Bonaldi – e abbiamo deciso di impugnare il provvedimento dello scorso 14 agosto che ha disposto la chiusura dell’Ufficio Postale di Ombriano. Poste Italiane ha assunto un atto privo di motivazioni e, soprattutto, lo ha fatto senza avere operato alcun contraddittorio con l’Amministrazione Comunale. Prova ne è che mai abbiamo avuto risposte in merito alle controproposte avanzate, alludo sia a una possibile razionalizzazione che coinvolgesse gli altri uffici cittadini, per distribuire equamente il sacrificio sulla città, sia all’offerta di compartecipare al costo del canone di locazione dell’immobile”.

Numerose sono state infatti nei mesi passati le missive che il Sindaco Bonaldi ha indirizzato a Poste Italiane per tentare di instaurare un dialogo. “Non ci siamo mai opposti a un intervento di razionalizzazione – spiega il sindaco – consapevoli che è giusto, oggi, adoperarsi per efficientare ed ottimizzare servizi e costi correlati, tuttavia queste azioni vanno portate avanti con intelligenza e non in modo lineare ed acritico. La chisura di un presidio a servizio di 6500 abitanti, che ha volumi di operazioni assai superiori alla media che si registra in uffici di questo tipo, avvenuta peraltro senza un minimo confronto con il nostro Comune è un segno di scarso rispetto, non tanto per l’amministrazione comunale, quanto ai cittadini utenti del servizio medesimo, e contravviene agli impegni che Poste Italiane si era assunta nel contratto di servizio”.

Il ricorso al Tar, curato dall’avvocato Flavio Crea che ha seguito per analoghe vertenze alcuni comuni del pavese, contiene anche la richiesta di sospensiva, perchè Poste Italiane prevede di chiudere l’ufficio di Ombriano da lunedì 26 Ottobre. “Non sappiamo come potrà finire, ma, esperito ogni tentativo di dialodo fino all’ultimo, coinvolgendo anche Anci, Regione Lombardia e persino il Ministero dello Sviluppo e dell’Economia, dopo l’interrogazione dell’On.leFranco Bordo della scorsa settimana abbiamo ritenuto che questo dovesse essere l’ultimo passo, per tutelare un servizio importante per la comunità ed i cittadini”.

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