Ospedale, nuova
dotazione tecnologica
in Gastroenterologia
“Aver mantenuto l’autonomia non significa esser arrivati; è solo il punto di partenza per guardare al futuro. Solo se si è al top, in certi reparti, si può competere con altri ospedali”.
Così il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera cremasca Luigi Ablondi ha voluto presentare alla stampa l ‘investimento, pari a 350 mila euro, in nuovi dispostivi per l ‘Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, già punto di riferimento per l’alta specializzazione in tutta la provincia di Cremona ed ora, con queste novità, anche per la Lombardia.
I nuovo strumenti, oltre a rappresentare il top di gamma tecnologica a disposizione, consentono di effettuare nuove procedure diagnostiche e terapeutiche.
“Ad esempio – ha spiegato Elisabetta Buscarini, direttore dell’unità Operativa di Gastroenterologia ,- sarà più facile individuare tutte le lesioni, comprese quelle tumorali, al colon o allo stomaco, trattarle e toglierle in endoscopia prima che diventino tumori”.
Le nuove apparecchiature andranno ad aggiungersi a quelle già in uso per l’endoscopia e permettono lo studio ecografico all’interno del tubo digerente, l’identificazione e la biopsia di lesioni sospette del pancreas, delle vie biliari e di linfonodi.
Un nuovo apparecchio ecografico verrà utilizzato per l’attività diagnostica ed interventistica del reparto sia per pazienti ricoverati che ambulatoriali.
Inoltre, per la prima volta in dotazione a Crema, un nuovo sistema per l’enteroscopia che permette l’esplorazione dell’intestino tenue al di là del tratto iniziale, raggiungibile con i videoendoscopi tradizionali. Ad avere questo strumento, solo 6- 7 ospedali in tutta la Lombardia.
Sabrina Grilli
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