A.C. Crema 1908, inno
e omaggio a Olmi: ecco
la kermesse bianconera
Sventolano le bandiere nerobianche sulle note dell’inno appositamente composto e cantato da Paolo Cella, musicista cremasco, che ripercorre la storia dell’A.C. Crema 1908.
E’ stata un tripudio di emozioni, entusiasmo misto a commozione, la kermesse nerobianca andata in scena lunedì sera sul palco di Cremarena, davanti ad una platea di 800 persone.
Una serata in grande stile, per presentare tutte le squadre alla città e inaugurare la stagione 2015-2016, condotta da Cristina Firetto e dal presidente Enrico Zucchi.
Tra i momenti significativi e densi di emozioni: l’inno ufficiale cremino, scritto e interpretato da Paolo Cella, base di un videoclip che racconta la favola dell’ A.C. Crema unitamente alla bellezza della città; e l’omaggio a Renato Olmi, che a 15 anni giocava nel Crema, campione del mondo nel 1938, che volle concludere la sua incredibile carriera indossando la maglia nerobianca. Presenti alla serata, come ospiti d’onore, le figlie e il nipote di Renato Olmi.
Sul palco di Cremarena hanno poi sfilato tutte le squadre appartenenti all’associazione sportiva, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Juniores, Calcio Femminile a 5, Prima Squadra, insieme ai dirigenti e ai collaboratori. Tra gli obiettivi principali indicati da Zucchi per questa stagione: raggiungere i primi tre posti della classifica nella stagione 2015/2016 con la prima squadra diretta da Aldo Nicolini; la crescita umana del settore giovanile e maggiore senso di appartenenza all’intera associazione sportiva.
Non sono mancati ospiti e rappresentanti politici come i due consiglieri regionali del territorio, Federico Lena e Carlo Malvezzi, l‘assessore comunale Morena Saltini, il presidente del Comitato Regionale Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti,Giuseppe Baretti, insieme al presidente regionale del Coni Oreste Perri.
L’ex sindaco di Cremona ha ricordato il grande valore educativo dello sport, l‘importanza dell’insegnare a perdere, non solo a vincere, perché le grandi vittorie sono spesso frutto di brucianti sconfitte.
Sabrina Grilli
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