Profughi, la Lega presenta
al prefetto un documento alternativo
![](https://www.cremaoggi.it/app/uploads/2015/07/profughi-evi.jpg)
La Lega nord cremasca boccia il documento sottoscritto dalla maggior parte dei sindaci, per regolare l’accoglienza dei profughi, e propone un documento alternativo, che sarà redatto e presentato, a breve, al prefetto di Cremona, Paola Picciafuochi.
Tre i punti qualificanti, che corrispondo ad altrettante richieste: che i sindaci possano dare un parere preventivo e vincolante all’arrivo dei migranti sul territorio, senza essere scavalcati dalla Prefettura; che le associazioni e cooperative, che gestiscono i profughi, presentino un bilancio certificato, trasparente e pubblico, per evitare ogni sorta di speculazione; che si riduca il numero dei profughi da accogliere. Due profughi per ogni 1.000 abitanti, è secondo la Lega Nord, un numero eccessivo e insostenibile.
“Cifra insostenibile – dice Andrea Bombelli, segretario Circoscrizione Cremasca Lega Nord – quella di 328 posti messi a disposizione dal territorio per i migranti, soprattutto alla luce del fatto che solo una piccola percentuale, che oscilla dal 6% al 15%, ottiene lo status di rifugiato politico”.
A testimonianza delle problematiche legate all’integrazione, i sindaci dei comuni di Trescore Cremasco, Palazzo Pignano e Vailate lamentano lo scarso senso civico dimostrato dagli stranieri: “Sacchi di immondizia indifferenziata sparsi ovunque nel paese – racconta Angelo Barbati, sindaco di Trescore -. Abbiamo provato ad invitarli ad una serata per dare loro adeguate informazioni, ma su 365 abitanti stranieri si è presentata una sola famiglia”.
Sulla questione immigrazione, divenuta emergenza epocale, i militanti leghisti ritengono di avere le idee chiare e non ci stanno ad essere tacciati per ‘razzisti’, semmai si considerano ‘realisti’. “Non siamo contrari all’accoglienza – ci spiega Marzio Maracani, responsabile nazionale di Immigrazione e Sicurezza Lega Nord – tuttavia prima dobbiamo pensare al benessere dei nostri concittadini. Bisogna inoltre distinguere tra chi scappa dalla guerra, a cui spetta lo status di rifugiato politico, e i migranti economici. Per questi è bene rispettare le regole concordate a livello nazionale che regolano i flussi e stabiliscono la quantità di persone che si possono accogliere. Noi contestiamo al governo Renzi la mancata applicazione di queste regole”.
Sabrina Grilli
© RIPRODUZIONE RISERVATA