Cronaca

Profughi, la Lega presenta
al prefetto un documento alternativo

La Lega nord cremasca boccia il  documento sottoscritto dalla maggior parte dei sindaci, per regolare l’accoglienza dei profughi,  e propone un documento alternativo, che sarà redatto e presentato, a breve, al prefetto di  Cremona, Paola Picciafuochi.

Tre i punti qualificanti, che corrispondo ad altrettante richieste: che i sindaci possano dare un parere preventivo e vincolante all’arrivo dei migranti sul territorio, senza essere scavalcati dalla Prefettura; che le associazioni  e cooperative, che gestiscono i profughi, presentino un bilancio certificato, trasparente e pubblico, per evitare ogni sorta di speculazione; che si riduca il numero dei profughi da accogliere. Due profughi  per ogni 1.000 abitanti, è secondo la Lega Nord, un numero eccessivo e insostenibile.

“Cifra insostenibile –  dice Andrea Bombelli, segretario Circoscrizione Cremasca Lega Nord – quella di 328 posti  messi a disposizione dal  territorio per i migranti, soprattutto alla luce  del fatto che solo una piccola percentuale, che oscilla dal 6% al 15%,  ottiene lo status di rifugiato politico”.

A testimonianza delle  problematiche legate all’integrazione, i sindaci dei comuni di Trescore Cremasco, Palazzo Pignano e Vailate lamentano lo scarso senso civico dimostrato dagli stranieri: “Sacchi di immondizia indifferenziata sparsi  ovunque nel paese – racconta Angelo Barbati, sindaco di Trescore -. Abbiamo provato ad invitarli ad una serata per dare loro adeguate informazioni, ma su 365 abitanti stranieri si è presentata una sola famiglia”.

Sulla questione immigrazione, divenuta emergenza epocale, i militanti leghisti ritengono di avere le idee chiare e non ci stanno ad essere tacciati per ‘razzisti’, semmai si considerano ‘realisti’. “Non siamo contrari all’accoglienza – ci spiega Marzio Maracani, responsabile nazionale di Immigrazione e Sicurezza Lega Nord – tuttavia prima dobbiamo pensare al benessere dei nostri concittadini. Bisogna inoltre distinguere tra chi scappa dalla guerra, a cui spetta lo status di rifugiato politico, e i migranti economici. Per questi è bene rispettare le regole concordate a livello nazionale che regolano i flussi e stabiliscono la quantità di persone che si possono accogliere. Noi contestiamo al governo Renzi la mancata applicazione di queste regole”.

Sabrina Grilli

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