Cronaca

Chieve, situazione tesa. Bordo:
‘Non è il modo di gestire l’accoglienza’
Lunedì presidio di Lega e CasaPound

Situazione sempre più tesa a Chieve, dove il centro di accoglienza per i profughi e richiedenti asilo versa in condizioni precarie: ne è convinto il deputato Franco Bordo (Sel), convinto che “Questo non può essere il modo di gestire l’accoglienza da parte di un Paese civile”.

Bordo durante la sua visita ha potuto “vedere gli alloggi” e osservare “il sovraffollamento di quegli spazi (persino con materassi a terra), di come i profughi, tutt’altro che pretenziosi, sono spesso sprovvisti del minimo necessario per una vita dignitosa: molti non hanno scarpe, i pochi vestiti sono in larga parte forniti dalla carità dei chievesi ed il cibo è scarso. E’ palese come manchi un’adeguata forma di mediazione culturale così necessaria per chi non conosce i nostri codici di vita: questi ragazzi sono quasi abbandonati all’inattività e al limbo di una condizione che non è certo nella direzione dell’accoglienza costruttiva, senza nessuno che spieghi loro ‘come si vive’ da noi. Sono stato però felice di trovare la loro disponibilità, come forma di ringraziamento e riconoscenza, a svolgere lavori per la comunità che li ospita: dalla pulizia delle strade a qualsiasi servizio necessario”.

Durante la sua visita, Bordo ha incontrato i cittadini, i profughi, l’Amministrazione comunale e la proprietà che ha firmato la convenzione per la gestione. “Ho trovato ragazzi e giovani uomini che mi hanno raccontato di essere fuggiti da situazioni disperate ed allucinanti: persone che cercano scampo dagli effetti di decenni di scriteriate politiche estere occidentali volte allo sfruttamento dei loro Paesi di provenienza e ad alimentare guerre e conflitti: davvero quelle persone non avevano altra scelta se non la fuga a rischio della propria vita.

Ho potuto parlare con i cittadini di Chieve, con il Sindaco e con gli assessori: persone che stanno cercando di correggere in maniera intelligente una situazione davvero difficile ed eccessiva per una comunità così piccola”.

E il deputato non mancherà di passare all’azione: “Provvederò quindi al più presto ad inviare una nuova missiva al Prefetto per esprimere le mie osservazioni e per richiedere che con urgenza cambino le condizioni di gestione di quella struttura che, allo stato attuale, hanno poco a che vedere con l’accoglienza”.

Intanto è atteso per lunedì un presidio della Lega, insieme a CasaPound, presso la struttura: dopo l’azione svolta alla ex scuola di Picenengo, nel mirino ora è la struttura cremasca.

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