Cronaca

Arpini: ‘Limite velocità e autovelox,
Comune incapace di ammettere errore’

“Apprendo dalla stampa che il collega Simone Beretta avrebbe depositato una Interpellanza Comunale, al fine di chiedere l’innalzamento da 70 a 90 km/H il limite di velocità nel tratto di tangenziale osservato dal Rilevatore Elettronico recentemente installato e già tristemente famoso. Ammetto di aver avuto la stessa idea e di condividere la proposta, tant’è che, sollecitato da diversi cittadini, avevo predisposto un testo che eviterò, ovviamente, di protocollare, per evitare doppioni”. Inizia così l’intervento di Tino Arpini, di ‘Solo cose buone per Crema’, sulla questione del limite di velocità in tangenziale. “Non posso invece esimermi da ulteriori commenti, avendo letto il comunicato ufficiale del Comune che esprime buoni principi, molta demagogia, scarsa concretezza e l’incapacità di ammettere un errore – dice -. Non è difficile, in tempi imperativi del pensiero unico, respingere proposte che vengono dalla base, seppur mediate da una parte politica, con controproposte di segno opposto, per suffragarsi nella decisione presa. Nessuno contesta l’autovelox e tanto meno la necessità di tutelare la sicurezza stradale. Tuttavia, in quel tratto di strada, forse l’unico rettilineo di tutto il percorso di tangenziale con la linea di tratteggio che permette il sorpasso, l’eventuale limite di 90 non sarebbe un pericolo e non costituisce quel “indiscriminato e frenetico eccesso di velocità” che il documento comunale si prefigge di scongiurare. Gli avvallamenti del fondo che avrebbero motivato l’autorizzazione alla installazione del rilevato da parte dell’Amministrazione Provinciale che, seppur abolita, continua a condividere con il Comune di Crema il flusso di quegli incassi, sono stati rimediati da almeno cinque anni. Se proprio dobbiamo stabilire criteri di sicurezza in funzione delle condizioni del fondo stradale e degli avvallamenti, che dire del manto delle strade comunali, che presenta sconnessioni e buche, anzi, crateri, in repentina successione? Ormai le nostre strade sono pericolose non solo in macchina, ma anche e, forse, soprattutto a piedi e in bicicletta. Chi si occupa di tutelare questo tipo di sicurezza? Inoltre è fuor di dubbio e risaputo che molti residenti, purtroppo già pizzicati dall’autovelox, evitano ora la tangenziale e tornano ad aumentare i flussi di traffico sulle vie cittadine, particolarmente pericolose per pedoni e ciclisti, soprattutto nella zona Ospedale”.

“Mi ero ripromesso – continua – di interpellare il comando della polizia locale per una statistica esatta delle contravvenzioni perché, credo, che come consiglieri comunali abbiamo il diritto di avere il dato senza lesinarlo dai colleghi di maggioranza, ma il sentore di lamentele da parte di tanti cittadini, conferma i numeri elevati contenuti nella interpellanza di Beretta. E le interpellanze dei consiglieri di minoranza devono essere intese come un’espressione democratica di una parte di cittadinanza che ha diritto di farsi sentire, piuttosto che scaturire documenti ufficiali che le definiscono “sterili critiche e facili polemiche”. Del resto che l’Ente provincia di Cremona condivida con i Comuni l’intento di far cassa è provato dall’ancor più assurdo limite di 50 km/H sulla circonvallazione di Offanengo; qui a 50, come in tangenziale a 70, hai la sensazione di essere d’ostacolo a chi ti segue, quasi ad invitarlo al sorpasso e cadere nella trappola! Così come la composizione del conto da pagare conferma l’esosità degli Enti beneficiari: a fronte di una ammenda di euro 28,70 per quel “riprovevole” cittadino che avesse superato di 6 km il limite, le spese accessorie, non meglio specificate, gravano per ben altri 17,00 euro, portando l’esborso effettivo a 45,70. Qualora poi avesse toccato gli 80 km, gli vengono sottratti anche tre punti di patente! Auguri a tutti gli automobilisti e a chi, con la patente, esercita un lavoro o una professione”.

In conclusione: “Non si tratta di criminali, quali sono trattati, ma di cittadini che hanno un comportamento nei limiti del buon senso, ma penalizzati da una condizione normativa eccessivamente ristretta. Una serie così consistente di infrazioni contestate e un grado sanzionatorio così elevato e gravoso, sono umanamente e socialmente scandalosi! Ci sono bastate le incombenze e i balzelli fiscali dei giorni scorsi, senza bisogno di altre troppo facili trappole sanzionatorie. Confermo il mio convincimento e mi associo alla richiesta di fissare il limite a 90 km”.

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