Cronaca

Supermarket biciclette rubate a Romanengo
Albanese denunciato per ricettazione

foto di repertorio

Pubblicava su Internet annunci di vendita di bici usate, che in realtà erano il bottino di furti. E’ stato denunciato per  ricettazione un albanese quarantenne residente a Romanengo preso la cui abitazione i carabinieri hanno trovato 36 velocipedi di varia provenienza, del valore complessivo di 10mila euro. Da alcune settimane i carabinieri di quartiere della stazione di Crema avevano iniziato delle oculate indagini in merito a ripetuti furti denunciati presso fermate degli autobus, alla stazione ferroviaria, nei parcheggi dei supermercati, nelle piazze.  L’escalation di questo periodo ha lasciato pensare che gli autori fossero organizzati e non si trattasse invece di furti d’uso. L’indagine si è quindi orientata a capire a chi  fossero destinate le bici e attraverso quale canale di vendita venissero riproposte.

Albanese denunciato per ricettazione" alt="" width="200" height="300" /> Il monitoraggio di alcuni siti internet  evidenziava che  un soggetto dimorante a Romanengo aveva posto in vendita diverse decine di biciclette. Non essendo un negoziante, ma un privato cittadino, la cosa ha insospettito gli investigatori che hanno deciso di rispondere all’annuncio, fissando un incontro con il venditore. Sotto casa a Romanengo lo stesso si presentava in sella ad una bicicletta nuova fiammante, ma E.F. 41 enne albanese, meccanico da diversi anni in una ditta del posto, anziché trovare l’acquirente, trovava i militari. In casa lo stesso deteneva complessivamente altre 35 biciclette di vario genere e prezzo (da uomo, da donna, da bambino, mountain bike, vintage, ecc…), che tentava di giustificare dicendo di essere un collezionista. Ma non aveva alcuna ricevuta di acquisto da esibire. Tre delle 36 biciclette (tutte sequestrate ed affidate ad un soccorso stradale del posto) venivano riconosciute immediatamente dai proprietari che ne avevano denunciato il furto a Crema il giorno stesso.

L’importante operazione di servizio (mai in passato sono state sequestrate così tante biciclette in un sol colpo)  richiede ora l’indispensabile presenza dei proprietari per la restituzione. A casa E.F. aveva anche due pc utilizzati per gestire le inserzioni (sequestrati) che verranno inviati al RIS di Parma per eventualmente rintracciare quegli incauti acquirenti che in passato hanno acquistato biciclette in maniera illecita, pensando di aver fatto un affare.

I Carabinieri avvertono chi abbia subito un furto, di recarsi presso il comando di Crema per visionare il materiale sequestrato.

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