Cronaca

Lite al bar per le
macchinette, denunciati
i due egiziani coinvolti

Sono stati entrambi denunciati dai carabinieri i due 30enni egiziani protagonisti dell’episodio di aggressione andato in scena lo scorso primo luglio a Soresina. Devono rispondere delle accuse di lesioni e porto di oggetti atti ad offendere. Il fatto si era verificato poco dopo le 15 di mercoledì ed era iniziato in un bar del paese per poi finire in una lite in strada in via Cacciaguerra da Soresina. Nel locale, i due egiziani avevano cominciato a discutere per colpa di una giocata alle macchinette. Uno dei due, secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, aveva colpito l’altro in faccia lanciandogli una tazzina di caffè, dopodichè era uscito dal bar per tornarsene a casa. Il connazionale, però, l’aveva seguito, aveva estratto un coltello e aveva aggredito il rivale. Tra i due c’era stata una colluttazione al termine della quale entrambi avevano riportato ferite. L’ambulanza era arrivata a sirene spiegate in codice rosso per soccorrere la vittima dell’accoltellamento, le cui condizioni erano meno gravi di quanto si era temuto all’inizio. L’aggressore è un egiziano senza precedenti, residente a poche centinaia di metri dall’aggredito.  Il palazzo dove abitano i due ragazzi coinvolti è lo stesso in cui nel 2011 abitavano il papà e la mamma egiziani che un anno dopo in primo grado erano stati condannati a sei anni e otto mesi di reclusione ciascuno per maltrattamenti sulla loro figlioletta di due anni. Secondo la difesa, la bimba si era fatta male cadendo dalle scale di casa, mentre secondo l’accusa era stata maltrattata dai genitori che l’avevano fatta finire in coma scuotendola fino a causarle una emorragia cerebrale.

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