Cronaca

Riforma sanità: ora la fine dell’Azienda
Ospedale è scritta nero su bianco

Per l’Ospedale di Crema ora tutto sarà più difficile: una strada in salita. Il rischio di perdere  l’autonomia ovvero la direzione generale, non i reparti ospedalieri, diventa sempre più concreto. E’  stato approvato oggi, in commissione sanita’ della Regione lombardia, presieduta da Fabio Rizzi, il testo della riforma sanitaria che approderà in consiglio a metà luglio. A meno di modifiche al testo in aula, le linee guida della riforma sanitaria sono state messe nero su bianco e determinano un nuovo assetto nell’ organizzazione degli ospedali. Previste 8 ATS ovvero agenzie territoriali della salute che sostituiscono le  vecchie Asl nella funzione di programmazione e controllo, contrattazione e acquisto delle  prestazioni sanitarie e accreditamenti. 30 invece, nel testo definitivo, le Aziende socio-sanitarie territoriali, le ASST, con un bacino di circa 600mila utenti, nelle  quali rientrano  le aziende ospedaliere, i presidi ospedalieri territoriali e i presidi socio sanitari. Il presidio ospedaliero cremasco perderebbe la propria autonomia in quanto  rientrerebbe  nell’ATS della val Padana che vede accorpate le Aziende socio sanitarie territoriali di Cremona e Mantova. Il testo approvato nella Terza Commissione Sanità è stato molto sofferto e, sugli accorpamenti, non ha avuto il via libera di tutta la maggioranza, che si è spaccata. Favorevole la Lega Nord; hanno votato contro la riorganizzazione delle aziende e abbandonato i lavori i consiglieri regionali del Pd, Sara Valmaggi e Carlo Borghetti che dicono “non è una riforma sanitaria ma solo una redistribuzione delle poltrone”.  Hanno marcato la loro contrarietà Forza Italia (che è il partito dell’assessore alla Sanità, Mantovani) e Fratelli d’Italia, che si sono astenuti, e anche Ncd, che pur votando a favore ha chiarito con il coordinatore regionale Alessandro Colucci, che entro il voto in Aula andranno apportate modifiche. Una riforma assolutamente parziale, rimarca il Pd in un comunicato firmato dal consigliere regionale Agostino Alloni e il segretario Provinciale di Cremona, Matteo Piloni, in quanto non andrà ad affrontare i veri problemi della sanità lombarda e tra questi  come garantire una sanità di qualità con risorse sempre più scarse;  la battaglia vera ora, per modificare il testo della riforma, si sposta in consiglio, a metà luglio.

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