Politica

Bettenzoli vuole dimissioni
del direttore di Scrp

Piergiuseppe Bettenzoli, segretario di Rifondazione comunista

CREMA – Ancora polemiche per Scrp con la richiesta da parte del segretario di Rifondazione, Piergiuseppe Bettenzoli, di dimissioni nei confronti del direttore generale Giovanni Soffiantini, perno della questione principale con il suo ruolo di persona che siede nei diversi consigli e che, secondo molti, genera un conflitto di interessi che oprerà a ricorsi al Tar, una volta indetta la gara per la raccolta dei rifugi nel cremasco che, lo ricordiamo, ha in gioco una partita da 150 milioni di euro per cinque anni di lavoro. E, oltre a questa richiesta, ecco spuntare un’altra questione: giovedì scorso, durante la riunione dei sindaci, non si è né discusso né tantomeno votato il via libera alla gara per l’assegnazione della gestione dei rifiuti. Come mai?

Ecco la lettera di richiesta d Bettenzoli

Come segretario del circolo di Crema del Partito della Rifondazione Comunista, alla luce degli ultimi avvenimenti, ritengo doveroso intervenire sugli sviluppi relativi alla gara dei rifiuti. Ritengo inaccettabile il fatto che il direttore generale di Scrp, Giovanni Soffiantini, continui a rimanere nel CdA di Lgh, generando una situazione di conflitto di interesse che è già costata cara alla comunità cremasca. Soffiantini non ha potuto occuparsi della gara e si è dovuto ricorrere a varie consulenze, specialistiche e legali (Sintesi srl, ARS Ambiente srl, studio legale associato DL&M, studio legale Luca Capecchi e associati). Quanti soldi dei cittadini cremaschi sono stati spesi per queste consulenze? I sindaci che rappresentano i cittadini devono imporre a Scrp che cessi questa assurda situazione, Soffiantini scelga se vuole restare nel CdA di Lgh o se vuole continuare a fare il direttore generale, altrimenti paghi lui le parcelle dei consulenti, non noi cittadini. La beffa della conferenza dei sindaci di giovedì 18 giugno, che si è riunita senza votare l’avvio del percorso relativo alla gara, mi induce a rilanciare la proposta di gestione in house della raccolta e smaltimento dei rifiuti: Perchè i sindaci si ostinano a non prendere in considerazione questa proposta che, come per la gestione dell’acqua pubblica, permetterebbe al nostro territorio di realizzare un servizio di gestione dei rifiuti, riducendo i costi che ricadono sui cittadini, migliorando la qualità del servizio, aumentando la differenziata, realizzando la tariffa puntuale, si paga per quello che realmente si conferisce, facendo del rifiuto una risorsa?

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