Politica

Ma come, il gattile non si fa più?
Agazzi ‘interroga’ il sindaco

Il canile di Crema, chiuso a marzo

Nell’articolo, Antonio Agazzi

CREMA – E il gattile non c’è più. L’abbiamo scritto a chiare lettere con un’intervista a Sellitto, commissario Enpa per la zona di Crema, ente proprietario della struttura e l’articolo non ha suscitato alcuna reazione a palazzo, ma ha invece prodotto un’interrogazione all’amministrazione scritta dal consigliere Antonio Agazzi (Servire il cittadino), solitamente attento alle problematiche cittadine, comprese quelle che interessano gli animali. Avevamo messo in evidenza come un gruppo di persone si era a preso a cuore il problema dei gatti abbandonati e randagi, ma che aveva fatto conto proprio sull’ex canile per sistemare la moltitudine di felici che soccorre e che ora si trovano a far fronte su una grave emergenza dovendo contare solo sulle proprie forze. Dal comune erano arrivate promesse di interessamento e garanzie per la sede, ma sembra che si sia trattato solo di parole vuote. E adesso Agazzi chiede a sindaco e giunta che cosa si intenda fare. Ecco l’interrogazione alla quale il governo della città darà prossimamente una risposta.

Il sottoscritto Antonio Agazzi, Consigliere Comunale di “Servire il cittadino”, presenta la seguente interpellanza perchè sia iscritta all’ordine del giorno dei lavori del prossimo Consiglio Comunale di Crema.

E’, ormai, operativo il nuovo canile a Vaiano Cremasco.

A restare irrisolta, invece, pare essere la questione dell’individuazione e messa a disposizione di un luogo, un gattile, dove ospitare e assistere i felini in attesa di “adozione”. Per ora un tale posto non c’è.

Avevo già affrontato il tema in una precedente interrogazione, nel Luglio del 2014; ravviso la necessità di chiedere ed ottenere aggiornamenti, preoccupato per le indiscrezioni rilanciate dai media.

Oggi, infatti, chi trova un gatto abbandonato, in genere, fa riferimento ad alcune ammirevoli volontarie che, in qualche modo, si ingegnano a trovare qualcuno che lo accolga temporaneamente – per qualche giorno o qualche settimana – e, alla fine, solitamente, lo collocano stabilmente presso una famiglia.

Prima di ciò, ovviamente, il gatto viene fatto visitare, per verificare che sia sano, e – se necessario – viene curato. Tutto ciò avviene, oggi, su base volontaristica e, ribadisco, senza la disponibilità di una struttura ad hoc.

I comitati Ugda e Arischiogatti, grosso modo a inizio 2013, dopo una lunga serie di e mail e richieste di incontro, erano stati ricevuti in Municipio, dall’Amministrazione Comunale-  presente anche l’Asl –  si erano impegnati a effettuare un censimento delle colonie feline, corredato dai recapiti delle “gattare” – documento consegnato al Comune nel giro di un mese – e avevano chiesto un’area dismessa da adibire a gattile.

Un anno dopo, Gennaio 2014, venivano rilanciate, a mezzo stampa, – anche con qualche polemica nei Suoi confronti, Sig. Sindaco, relativa a “promesse non mantenute” e, comunque, a una Sua vera o presunta “latitanza” sul tema – le lamentele e le richieste delle Associazioni impegnate in tale meritoria azione  finalizzata alla tutela del benessere dei gatti randagi di cui – per altro – è, per legge, responsabile il Sindaco.

Tutti leggemmo la Sua replica: il rifugio di P.le Croce Rossa, almeno in parte, una volta realizzato il nuovo canile a Vaiano Cremasco, sarà riconvertito in gattile.

Tutto ciò premesso, sono a chiedere alla S.V. lo stato dell’arte:

1) il canile dismesso, quello di Crema – in P.le Croce Rossa -,  sarà o non sarà in parte riconvertito in gattile?

2) In caso positivo, bene; in caso negativo, quali le ragioni di tale eventuale mutamento di indirizzo? Sono corrette le recenti dichiarazioni provenienti dall’ENPA, in merito alla proprietà – che rivendicano – della struttura e, quindi, all’indisponibilità della medesima per il fine in oggetto? E, soprattutto, è stata individuata un’area dismessa da mettere a disposizione, in alternativa?

Grato per la considerazione che vorrà riservare alla presente istanza, porgo i miei più cordiali saluti.

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