CREMA – Laura Zanibelli (Ncd), in questa lunga lettera, si chiede se i soldi promessi per l’ambito sociale ci sono, visto che gli stessi progetti vengono continuamente rimandati.
Dov’è finita la coprogettazione? Il bando cosi detto “coprogettazione”, per i servizi in ambito sociale e servizi alla persona, era tanto atteso dall’amministrazione.
Le minoranze han capito subito, e detto in un’interrogazione, che avrebbe potuto impegnare il bilancio comunale per una cifra importante, senza la certezza di poterla avere a bilancio.
Tant’è che dopo la nostra interrogazione, a solo un mese dalla prima delibera, la giunta riprese il tema, deliberò nuovamente e specificò entità delle cifre, circa 1,3 milioni di euro all’anno per 3 anni, e possibilità di retrocedere in condizioni difficili di bilancio o di nuove normative per lo stesso.
Una cifra del genere in condizioni di bilancio che fatica a chiudere se non con entrate non certe, mai come quest’anno, e senza ancora interventi seri, potrebbe diventare un vincolo troppo importante anche oltre questa amministrazione: la convenzione è prevista durare per 3 anni e non è ancora stata sottoscritta. Già da luglio alcuni contratti son stati prorogati in attesa del bando.
A fine novembre è stato chiuso il bando. Magicamente sembrerebbe che solo una “cordata” abbia partecipato al bando, raccogliendo realtà già operanti sul territorio, a esclusione di alcune.
Realtà già operanti perché il bando stesso prevedeva che ci fosse continuità di servizi e progetti!
Forse per questo motivo altre realtà non hanno partecipato?
La valutazione doveva chiudersi il 31 dicembre per iniziare col nuovo progetto e l’assegnazione dei servizi dal 1 gennaio 2015. I contratti son stati prorogati fino al 31 dicembre.
Siamo ormai a marzo 2015, e ancora il progetto non è assegnato. A metà febbraio anzi arriva la determina che proroga nuovamente l’affidamento dei servizi fino a fine marzo. In base a quale normativa si può di proroga in proroga spostare i termini dei contratti per così tanti mesi?
Sicuri che nessun altra realtà, in grado di erogare i servizi in ambito sociale e alla persona o di custodia, possa a quel punto chiederne conto?
E come mai, dopo tanta preparazione del bando e incontri dell’ente locale con le stesse cooperative, associazioni, enti, a chiusura del bando l’amministrazione si accorge che servono altri 4 mesi per affidare il progetto? che non ci venga a dire che essendo così impegnativo serve tutto questo tempo. Quanto meno parlerebbe di cattiva programmazione! O si è accorta della possibile difficoltà a sostenere economicamente le attività? Forse sta chiedendo investimenti troppo elevati alla “cordata” che ha risposto al bando, a fronte di una coprogettazione che continua a vedere il Comune come regista, in una visione centralista dell’ente locale anziché in una visione sussidiaria.
Chiediamo di conoscere quali siano i problemi che impediscono di affidare i servizi della coprogettazione e a chi verranno affidati.
Chiediamo inoltre in base a quale norma o regolamento siano possibili le continue proroghe cui assistiamo da mesi, per mantenere l’erogazione dei servizi sempre in capo agli stessi.
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