Primo marzo, per il Pd
giornata di tesseramento
e consultazioni
Una giornata importante per il Pd, quella del primo marzo. Sarà infatti una giornata di tesseramento ma anche di consultazione, che coinvolgerà iscritti ed elettori. “Quest’anno abbiamo voluto che il tesseramento partisse prima, dopo i problemi dell’anno scorso, quando è stato fatto solo tra settembre e ottobre – spiega Matteo Piloni, segretario provinciale -. Abbiamo insistito anche a livello regionale sul fatto che si dovessero anticipare i tempi”.
A presentare la giornata di tesseramento, insieme a Piloni, erano presenti il presidente dell’assemblea provinciale Franco Verdi, il consigliere comunale di Cremona Luca Burgazzi, membro della segreteria regionale, e il responsabile organizzativo Claudio Rebessi. Il Pd punta molto sulla consultazione: “Perché, dopo aver abolito le Province, non accorparle anche in enti di area vasta omogenei? Hanno ancora senso le Regioni così come attualmente definite, comprese quelle a Statuto speciale, nate negli anni Settanta? Si possono organizzare le aree omogenee oltre gli storici confini provinciali?”. Queste sono le domande che si pongono e a cui vogliono dare risposta, attraverso una consultazione aperta, con oltre 500 seggi allestiti in tutta la Lombardia (50 in provincia di Cremona e 5 in città).
I quesiti sono sostanzialmente quattro, che riguardano la Regione e la sua gestione. Con il primo si riflette sull’intenzione di Regione Lombardia di diventare a statuto speciale, “Una forzatura anacronistica, inutilmente costosa, che il Pd intende combattere con proposte più serie e realizzabili – evidenzia Piloni -. Con idee che verranno decise non nel ristretto di qualche riunione ma dallo spoglio di migliaia di schede”.
“In regione Maroni era partito con l’indipendenza della Padania, poi è passato al referendum sullo Statuto speciale, ora siamo a un referendum inutile per chiedere ciò che la Costituzione già prevede, cioè il trasferimento di competenze in più alle singole regioni – dichiara Piloni -. Si può già fare senza spendere 30 milioni di euro. Noi una firma su un provvedimento che costa trenta milioni di euro e rinvia di due anni la richiesta di maggiore autonomia non ce la mettiamo, e per questo abbiamo votato contro. Abbiamo tentato in tutti i modi di convincere Maroni ad aprire subito l’interlocuzione con il Governo e di evitare il ricorso a un referendum costoso e inutile. Ora la Lega può sventolare la sua bandierina ideologica a spese dei contribuenti lombardi e il Consiglio regionale della Lombardia è condannato all’irrilevanza in nome della propaganda. Una scelta che è stata sostenuta anche dal Movimento 5 Stelle che, di fatto, ha svolto il ruolo di “stampella” al governo Maroni.
Come Pd riteniamo sbagliata la scelta della regione Lombardia, e proprio con la giornata del 1 marzo vogliamo costruire una proposta di riforma delle Autonomie Locali che guardi al merito e al futuro dei territori, non solo in Lombardia, per non limitarci al voto contrario espresso in consiglio regionale”.
C’è poi la questione dei piccoli comuni, quelli al di sotto dei 5.000 abitanti: “Nel Cremonese sono 103 su 115: ci chiediamo se non sarebbe piu appropriato passare dalla attuali unioni a delle vere e proprie fusioni” spiega Piloni. “Infine l’ultimo quesito riguarda prettamente il territorio cremonese, e in particolare le aree omogenee (Crema, Cremona e Casalmaggiore): ci chiediamo se non possano organizzarsi anche al di fuori dei confini del territorio provinciale: ad esempio Cremona ha moltissime cose in comune con il territorio piacentino, e potrebbe organizzarsi con esso. Situazioni simili valgono anche per Crema e Casalmaggiore”.
“Stiamo portando avanti una formula nuova di avvicinamento dei cittadini ai partiti – aggiunge Luca Burgazzi -, facendo in modo che vi sia un percorso di consapevolezza sui contenuti. Questa consultazione vuole essere questo, ma anche un momento di incontro e di condivisione con iscritti ed elettori”.
I QUESITI
Quesito 1 – Sei favorevole all’abolizione delle Regioni a Statuto speciale, così da procedere alla definizione di una “nuova autonomia” valida per tutte le Regioni italiane?
Quesito 2 – Sei favorevole, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e migliorare lo svolgimento delle funzioni loro attribuite, a ridurre, accorpandole, il numero delle Regioni?
Quesito 3 – Come si tengono assieme la tutela delle identità locali e l’efficienza dei servizi ai cittadini in una Regione come la Lombardia, in cui 1.064 Comuni su 1.531 (il 69,5%) hanno meno di 5mila abitanti?
Unione dei comuni – Fusione dei comuni – Senza cambiamenti
Quesito 4 – Alla luce della Riforma del Titolo V della Costituzione per il quale le Province non esisteranno più, pensi che parti della nostra Provincia possano organizzarsi anche in aree omogenee oltre i confini provinciali storici?
I SEGGI
In città a Cremona si potrà votare :
• presso la Federazione di via Ippocastani dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18;
• centro sociale San Felice via San Felice 20, dalle 9 alle 12;
• centro sociale Pinoni via Brescia 94, dalle 9 alle 12;
• Gazebo viale Po angolo via Oglio, dalle 9 alle 12.30;
• sede circolo PD c/o circolo Signorini via Castelleone 7, dalle 9 alle 12.
A Crema dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 presso la sede PD di via Bacchetta 2, mentre a Casalmaggiore si voterà dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17, presso la sede del circolo in via Cavour 73.
Sarà possibile votare anche on line al sito www.pdlatua.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA