Immigrati protestano alla Caritas
“Soldi, vestiti e cibo diverso”
In prima pagina, la sede della Caritas dove si è svolta la protesta;
Qui sopra, la casa dove sono ospitati alcuni migranti
CREMA – Mattinata di protesta quella appena trascorsa. Chi è passato in viale Europa intorno alle 9.30 ha notato davanti agli uffici della Caritas un anomalo assembramento. Una ventina di persone di colore erano davanti al cancello e rumoreggiavano. E’ arrivata anche una volante della polizia che ha controllato che nulla diventasse pericoloso. Così si è capito perché il gruppo protestava: volevano soldi, vestiti nuovi e cibo diverso. Una protesta giudicata dai più incredibile. Chi ha parlato con il gruppo ha scoperto che queste persone, arrivate da qualche mese dalle nostre parti, comincia a mal sopportare il suo stato di ospite. Qualcuno del gruppo si è fatto portavoce e ha chiesto di avere in mano i soldi che vengono destinati per loro, 35 euro il giorno che il governo passa alle organizzazioni che si occupa di questi stranieri. Secondo loro quei soldi gli spettano. Così potrebbero essere loro a decidere come utilizzarli, cosa del tutto impossibile. In pratica gli stranieri vogliono i soldi delle sigarette e per le telefonate, anziché avere un buono dove andare a ritirare sigarette e schede telefoniche per telefonare. Inoltre, qualcuno di loro ha fatto presente che non voleva più essere vestito con abiti usati, ma ne voleva di nuovi e, infine, qualcun altro ha avuto da ridire anche sul cibo che quotidianamente viene loro offerto. Vorrebbero mangiare più pollo e riso anziché il menù offerto dalla Caritas. la protesta è andata avanti per una quarantina di minuti e poi il gruppo è disciplinatamente entrato nelle aule dove viene loro insegnata la lingua italiana. Forse qualcuno ha spiegato loro come funziona la legge sull’accoglienza, non sappiamo con quali risultati.
Intanto un gruppo di cittadini di via Macello ha presentato un esposto contro gli stranieri alloggiati nei pressi della caserma dei vigili del fuoco di Crema per il continuo disturbo e anche le minacce che questi immigrati ospitati in questa casa del comune e gestita dalla Caritas indirizzerebbero agli abitanti del quartiere. La situazione sta diventando critica, secondo queste persone che, per l’ennesima volta, hanno fatto presente quel che succede, soprattutto quando cala il sole.
Pgr
© RIPRODUZIONE RISERVATA