“Autonomia per l’ospedale”
37 sindaci in Regione
Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, primo firmatario della lettera-richiesta
CREMA – Fatto più unico che raro, i sindaci del Cremasco, ben 37, mettono la loro firma sotto un documento unitario che chiede al presidente della commissione III sanità e delle politiche sociali della regione Lombardia, Fabio Rizzi di essere ricevuto. Vogliono parare del nostro ospedale, che rischia la sua autonomia e di essere accorpato con Cremona o con Lodi. La richiesta al presidente è di un’audizione congiunta da parte della commissione. Nella lettera di richiesta si fa presente che il territorio cremasco conta 160mila abitanti per 50 comuni, quasi la metà dell’intera provincia e che ha contiguità con Lodi e Treviglio (quindi, non con Cremona). L’iniziativa è partita due settimane fa dal sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, alla quali si sono simultaneamente accodati,firmando la lettera di richiesta, altri 36 sindaci. Il pericolo di vedere sparire l’autonomia del nostro ospedale, con conseguente impoverimento di prestazioni e, magari, reparti, è da qualche tempo reale. Dopo che la città di Crema e il territorio si stanno vedendo sempre più ridimensionati, dopo la chiusura del tribunale e di altri importanti centri, finalmente un’azione comune dei sindaci che hanno deciso di far fronte comune. Per la verità non siamo di fronte alla totalità dei sindaci cremaschi, non sappiamo se per l’urgenza di inviare la lettera o perché i primi cittadini che non hanno firmato non sono d’accordo, tuttavia mettere insieme 37 sindaci è da considerassi un fatto storico. Speriamo.
Pgr
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