Politica

Bordo e Fontana in Parlamento
“Così abbiamo votato il presidente”

Cinzia Fontana e, nell’articolo, Franco Bordo

CREMA – Due cremaschi per l’elezione del presidente della repubblica. Sono Cinzia Fontana, del Pd, alla sua seconda legislatura e Franco Bordo, Sel, al suo primo impegno da parlamentare. Ecco le loro impressioni.

Franco Bordo, prima di entrare in aula per la votazione, come si sono svolte le trattative tra i partiti?

“Noi di Sel non volevamo assolutamente eleggere un presidente che corrispondesse al patto del Nazareno né avesse una veste governativa. Per questo motivo abbiamo fatto una sponda a sinistra e chiesto un candidato che potesse rispondere a questa esigenza”.

Vi sono stati porposti altri nomi prima di Mattarella?

“Sì, si era parla in un primo tempo di Giuliano Amato, candidato che non avremmo votato, mentre il nostro sì a favore di Mattarella è stato immediato. Questo ha facilitato la strada per la sua elezione, anche con i nostri pochi voti”.

Ma qual era il vostro candidato?

“Avremmo preferito Romano Prodi e, francamente, non capivamo perché non lo volesse proprio il Pd. Ppi ci è stato detto che prodi era osteggiato in prima persona dal presidente del consiglio Matteo Renzi. Infine, lo stesso Prodi ha detto che non era disponibile a scendere in lizza e a quel punto abbiamo detto sì a Mattarella”.

L’elezione del presidente ha unito la sinistra e fatto morti e feriti nel centro destra.

“Pessima figura di Ncd e siluro di Renzi a Berlusconi. Non siamo a conoscenza dei patti tra Renzi e Berlusconi, ma evidentemente Berlusconi e Forza Italia volevano un accordo sul Quirinale. Questa elezione per lui è stata un brutto colpo. Adesso si pone un problema di rappresentanza del partito che appare molto logorato al suo interno”.

Perché non è stata eletta una donna?

“Ci sarebbe piaciuta una donna, poi però devi decidere nell’ottica della maggioranza”.

Cinzia Fontana, lungamente inquadrata al centro dell’emisfero vicino alla ministra Boschi, è rimasta entusiasta dell’esperienza vissuta.

“Momento molto positivo, abbiamo dimostrato compattezza. Mi è piaciuto molto il discorso di questa mattina pronunciato dal presidente Mattarella, perché inclusivo nel richiamare le responsabilità comuni e individuali. Richiamo forte all’unità del Paese. La Costituzione riportata nella vita quotidiana, con i vari volti dei cittadini, della repubblica e degli italiani. Mi ha dato l’impressione che abbracciasse il Paese tutto. E’ stato un discorso denso di sensibilità.

Come si è arrivati a questo nome?

“Da qualche settimana era nella rosa dei papabili. Anche due anni fa era uno dei candidabili. E’ un nome che ha compattato tutto il nostro gruppo, anche per il suo passato, per la sua famiglia, la sua discrezione e la sua storia”.

Poteva toccare a una donna?

“Sì, sarebbe stato giusto. La Finocchiaro mi piaceva molto. Poteva essere l’occasione per un presidente donna. Sarebbe ora”.

Questa elezione spacca la destra?

“Ci sono problemi aperti nel centrodestra. Devono cercare un leader. Renzi ha gestito bene questa fase. Ha trovato il nome che tutti potevano condividere. Penso che i Cinquestelle ha perso un’occasione. Alla quarta votazione potevano confluire su Mattarella”.

Quali sono state le reazioni della gente?

“Mi hanno fermato parecchie persone che mi sono rimaste impressionate dalla figura seria e sobria del nuovo capo dello stato. La partenza mi pare ottima”.

Pier Giorgio Ruggeri

 

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