Cronaca

Morte del pizzaiolo, militari ‘avvisati’
Prima ammessa, poi smentita la notizia

CREMA – Due carabinieri sarebbero stati raggiunti da un avviso di garanzia e invitati a nominare un avvocato che li assista nell’indagine aperta dalla procura di Cremona in merito all’incidente che ha portato alla morte di Antonio Porcu, il pizzaiolo del ristorante Le Colonne di Ripalta Cremasca deceduto nella notte da mercoledì a giovedì poco dopo aver lasciato il suo posto di lavoro, nei pressi di Bolzone. La notizia è stata prima ammessa e poi smentita da fonti bene informate, ma di certo la vicenda avrà risvolti anche importanti nelle prossime ore, quando si conosceranno i primi risultati dell’autopsia sul cadavere di Antonio Porcu. La morte del pizzaiolo è apparsa da subito avvolta da mistero e comunque alcune circostanze andavano chiarite. Per esempio, come mai l’auto a ruote all’aria fosse stata segnalata solo alle 9 del mattino successivo.  E, infatti, non era così, perché in breve la procura veniva avvisata del fatto che quell’auto fuori strada era stata segnalata ai carabinieri già prima delle 23.30 e che una pattuglia si era recata sul posto trovando la Ford Mondeo a ruote all’aria, ma non rintracciando il guidatore. Non si sa perché, ma la notizia di questa ispezione è stata passata sotto silenzio, tant’è vero che nessuno della Polstrada, che era sul luogo dell’incidente, era stato messo a parte di quanto rilevato la sera precedente da questa pattuglia. Di più, nemmeno all’obitorio era arrivata la notizia, tanto che il medico aveva effettuato un controllo esterno del cadavere affermando, tra l’altro, che l’ora della morte era avvenuta circa dieci ore prima. E proprio qui sta il problema. Stabilire l’esatta ora della morte di Antonio Porcu porterà la procura a formulare i capi d’accusa nei confronti di chi è intervenuto nel sinistro, qualora si rilevino circostanze tali da richiedere un intervento. Infine, si è saputo che intorno all’1.30 un’auto con dei ragazzi a bordo aveva visto la Mondeo nel campo e si era franata per controllare. I ragazzi avevano cercato nei pressi dell’auto il guidatore della Mondeo, aiutandosi con la luce dei loro cellulari, ma senza trovarlo. Comunque, c’è ancora molto da scoprire sul quel che è successo quella notte e su eventuali responsabilità.

Pier Giorgio Ruggeri

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