Cronaca

Crollo del torrione
I mattoni vanno a ruba

I mattoni crollati dal torrione

CREMA – Crema come Roma. In tempi antichi, quando a Crema si costruivano mura e castello, a Roma si depredava il colosseo. In molti prendevano le pietre di questo enorme monumento per edificare le case che possiamo ancora oggi vedere nelle piazze vicine a costo zero (palazzo Barberini ne è parziale esempio). Per fortuna alla spoliazione del colosseo è stato messo uno stop piuttosto in fretta e il monumento è rimasto in piedi. E Crema che cosa c’entra? Semplice, la scorsa settimana è crollato un pezzo del torrione di Porta Serio a causa di infiltrazione di acqua. Oltre cento mattoni, datati XV secolo, si sono improvvisamente staccati da una spalla di quelle che furono le mura dell’antico castello e sono franati su un’aiuola, fortunatamente senza ferire nessuno. Il comune ha prontamente transennato la zona, per evitare che eventuali nuovi crolli potessero susseguirsi e, magari, colpire qualcuno. Lo stesso comune però ha dimenticato il fascino che il mattone esercita sui cremaschi e così ha lasciato gli storici mattoni franati in bella vista e alla portata di tutti nell’aiuola. Risultato: parecchie manine cremasche si sono appropriate di un pezzo di storia locale, prendendo un mattone come souvenir di quella Crema che, si voglia o no, crolla e se ne va. E mentre l’assessore informa che non sarà facile ripristimare il torrione, nonostante sia stato proposto al Fai come luogo del cuore e consegnarglielo refito non è bello, qualcuno ha già pensato di dare una nuova casa a un pezzo di storia locale. La sua.

Pgr

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...