Gara rifiuti da 150 milioni
Toninelli chiede imparzialità
CREMA – Interrogazione parlamentare da parte di Danilo Toninelli, deputato cremasco del Movimento 5stelle, perché si faccia chiarezza su un presunto conflitto di interessi che esisterebbe all’interno di Lgh e di Scrp. Quest’ultima società gestirà la gara d’appalto che assegnerà la gestione dei rifiuti per i prossimi 10 anni. Si parla di un appalto da 150 milioni di euro. Lgh potrebbe concorrere all’appalto. Ma Scrp detiene una quota delle azioni di Lgh e quindi potrebbe non essere imparziale nell’esame dei concorrenti.
Dopo le perplessità del nostro gruppo del M5S cremasco e la denuncia del sindaco di Casale Cremasco, Antonio Grassi, è stata presentata un’interrogazione affinché si faccia chiarezza sul presunto conflitto d’interessi all’interno dell’asse LGH-?SCRP quindi sul percorso di snellimento delle società partecipate , così come tanto sventagliato da Renzi. Lo spunto dell’interrogazione arriva dalla vicenda che vede SCRP delegato alla gestione della gara d’appalto che assegnerà per dieci anni -? a partire dal 2016 -? il servizio di igiene urbana, un appalto da 150 milioni di euro, e che detiene una partecipazione azionaria di poco superiore al 9 per cento in LGH, la quale probabilmente concorrerà alla suddetta gara d’appalto, in quanto controlla il cento per cento Linea Gestioni, società che attualmente svolge tale servizio nella quasi totalità dei comuni soci di SCRP.Come è possibile garantire uno corretto svolgimento della gara in queste condizioni? Come si può non pensare ad un palese conflitto d’interessi? Dopo il parere legale che la stessa SCRP ha richiesto non all’Autorità Nazionale Anticorruzione, quindi ad un’istituzione, ma bensì ad un privato il direttore generale di SCRP è stato quindi dispensato dal compito di predisporre la gara, sono stati assunti pool di consulenti ad hoc, con spese per decine di migliaia di euro, per lo svolgimento di attività che poteva essere svolto dagli uffici provinciali competenti.Chi pagherà? Chi si assumerà eventuali conseguenze delle operazioni? La risposta, ancora una volta, è la solita: i cittadini!
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