Economia

Danone, si chiude
Partiti i licenziamenti

CASALE CREMASCO – Partiti i primi licenziamenti volontari alla Danone di Casale, stabilimento della multinazionale francese che chiuderà i battenti ne prossimo luglio. Dopo lunghe trattative a metà ottobre azienda e sindacati sono arrivati a un accordo e lunedì sono partiti i primi licenziamenti concordati. Questa settimana sono stati licenziati 25 dipendenti, ma un’altra ventina è pronta a lasciare entro fine anno. Questi dipendenti per andarsene prenderanno 25mila euro, da 18 a 26 mensilità, secondo anzianità di servizio e situazione familiare, tfr. Chi, invece preferisce attendere luglio vedrà l’incentivo di buona uscita scendere da 25 a 10mila euro. Inoltre, per tutti, l’azienda ha messo a disposizione un fondo per incentivare l’assunzione dei suoi ex dipendenti. L’azienda che assumerà un ex Danone percepirà dalla multinazionale Danone circa 3000 euro di incentivo.

Partiti i licenziamenti, resta un solo dubbio. L’azienda aveva fatto sapere che se al 31 dicembre il numero dei dipendenti fosse stato rilevante, avrebbe anticipato la chiusura dello stabilimento a gennaio. E così pare possa essere, perché se metà delle maestranze se ne andrà entro fine anno, la Danone chiederà la cassa integrazione per gli altri e trasferirà le quote produzione nei tre stabilimenti europei dove si è deciso di dirottarle. Quindi, è molto probabile che la Danone chiuda già a gennaio.

Pier Giorgio Ruggeri

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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