Arriva Digit Smart, nuova
frontiera tecnologica del
tribunale di Cremona
Foto di Francesco Sessa (in piedi, da sinistra: il giudice Beluzzi, il presidente della sezione penale Pio Massa e la presidente Marini; seduti, da sinistra, l’assessore Galmozzi e il procuratore Dell’Osso)
Primo premio all’evento fieristico Smau di Milano per il progetto Digit Smart del tribunale di Cremona pensato dal giudice Pierpaolo Beluzzi, già padre del progetto Digit per la dematerializzazione del fascicolo processuale penale e dell’udienza online per i testimoni a distanza. Il Digit Smart, ultimo progetto innovativo in ordine di tempo ma già in fase di realizzazione, consentirà a sua volta di limitare gli spostamenti e di evitare perdite di tempo e costi ai cittadini e ai professionisti che quindi non saranno più costretti a recarsi a Cremona anche solo per depositare un atto.
La nuova frontiera tecnologica del tribunale di Cremona è stata presentata questa mattina nell’aula polifunzionale del tribunale dalla presidente di palazzo di giustizia Ines Marini, dallo stesso giudice Pierpaolo Beluzzi e dall’assessore al Comune di Crema Attilio Galmozzi in rappresentanza del sindaco Stefania Bonaldi. Presente anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso, che davanti ad una platea di giudici e funzionari ha fatto i complimenti al giudice Beluzzi per l’ottimo risultato ottenuto.
Il progetto Digit Smart, realizzato in collaborazione con i Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, la Provincia, la Camera di Commercio e in partnership con il dipartimento di Informatica del Polo didattico di Crema dell’Università degli studi di Milano, risponderà alle nuove esigenze, più che mai sentite, soprattutto in seguito all’accorpamento con il tribunale di Crema che ha causato disagi e costi alla popolazione e agli operatori professionali. “Il progetto”, come ha sottolineato la presidente Marini, “prevede lo sviluppo di una piattaforma che consentirà di muovere dati, informazioni e documenti, anziché le persone”. Un’aula attrezzata dell’università di Crema sarà allestita con una postazione che eroga funzioni di sportello virtuale aperto al pubblico e sportelli specialistici virtuali. Altre aule con collegamenti multimediali sono previste per i comuni, enti ed altri soggetti della provincia di Cremona. Il sistema consente l’accesso, tramite una postazione fissa, un tablet o un semplice smartphone, agli atti e alle sentenze conservati presso il tribunale, permette di depositare e di protocollare atti e richieste e documentazione. E’ anche in allestimento un’aula per la gestione telematica dell’udienza penale e civile, dove avvocati, testimoni e consulenti potranno partecipare in remoto a processi, udienze e audizioni cui saranno convocati dal giudice che opera a Cremona.
Favorendo in questo modo l’accessibilità virtuale al tribunale e ai processi, il progetto contribuisce ad abbreviare i tempi della giustizia, e inoltre la piattaforma consente ulteriori applicazioni sia in campo giudiziario, come il collegamento con le case di riposo, i centri geriatrici, gli ospedali sul territorio per l’audizione a distanza dei beneficiari di amministrazione di sostegno e di tutte le attività di formazione a distanza per i magistrati e il personale amministrativo, che in altri settori come la videosorveglianza, la gestione di punti strategici per la mobilità, la connessione telematica tra ospedale, medici di base e case di riposo per il trattamento dei pazienti e la trasmissione dei dati. Grazie alla telepresenza, le persone anziane beneficiarie dell’amministrazione di sostegno possono essere esaminate dalle case di riposo. Le famiglie hanno così azzerato il costo (una media di 100 euro) del trasporto in ambulanza. Le procedure pendenti sono 1.500. Duemila quelle nuove per i prossimi cinque anni, tremila le udienze necessarie per sentire almeno una volta il beneficiario. Solo per questo servizio, con l’audizione a distanza si potranno risparmiare 300 mila euro. Ora il prossimo passo sarà quello di collegare tutte le case di riposo del territorio tra loro. “E’ il momento di estendere i sistemi di sperimentazione a tutto il territorio”, ha sottolineato il giudice Beluzzi, “applicandolo a tutti i giudici del tribunale e agli enti locali che vorranno partecipare”. La nuova frontiera tecnologica del tribunale di Cremona è già iniziata.
Sara Pizzorni
© RIPRODUZIONE RISERVATA