‘Il tribunale non andrà in
default’: Pizzetti ha
l’impegno del ministro
“Il tribunale di Cremona non andrà in default”. Lo ha assicurato oggi il sottosegretario per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Luciano Pizzetti, intervenuto in merito al rischio esodo da parte del personale amministrativo di tribunale e procura le cui domande di trasferimento sono state approvate dal ministero della Giustizia. Ben 14 (10 in tribunale e 4 in procura) i dipendenti che presto dovrebbero fare le valige per traslocare in altre sedi giudiziarie. Risultato: tribunale e procura in stato di crisi con una mole di lavoro più che raddoppiata in seguito all’accorpamento e con il serio pericolo che l’inadeguatezza delle forze disponibili porti a sempre maggiori ritardi e disservizi. Un rischio, quello di un possibile default, che però non è condiviso da Pizzetti, che ha fatto sapere di aver già ricevuto a suo tempo dal ministro della Giustizia Andrea Orlando e dal sottosegretario di Stato presso il ministero della Giustizia Cosimo Ferri l’impegno “preciso” che ogni dipendente che verrà trasferito sarà sostituito. “Si farà in modo”, ha spiegato Pizzetti, come del resto aveva fatto in seguito all’incontro dello scorso primo settembre con la presidente del tribunale Ines Marini, “di concedere i trasferimenti nel momento in cui ci saranno le sostituzioni”. “Inoltre”, ha aggiunto, “ci si concentrerà sulle mobilità nelle pubbliche amministrazioni, trasferendo personale dal comparto enti locali a quello della giustizia”. “Una cosa è certa”, ha assicurato Pizzetti: “il tribunale di Cremona non rimarrà vuoto”. In mattinata, intanto, la presidente Ines Marini ha ricevuto la visita del consigliere regionale Carlo Malvezzi. “Bisogna attivarsi subito e fare una delegazione a Roma con i tre sindaci di Cremona, Crema e Casalmaggiore, il presidente della Provincia, la presidente del tribunale, la dirigente Laura Poli, il procuratore e i nostri parlamentari”. “L’accorpamento del tribunale di Crema a quello di Cremona”, ha proseguito Malvezzi, “è stato difficile e doloroso, ma è riuscito grazie all’impegno di magistrati, avvocati e personale che ha consentito di proseguire nell’attività evitando pesanti ripercussioni per i cittadini. Ora noi abbiamo fatto la nostra parte, non possiamo ulteriormente depauperare il tribunale”. Anche Malvezzi ha chiesto, sempre nella salvaguardia dei diritti del personale, di modulare i tempi dei trasferimenti incrociandoli con le mobilità in entrata”. Sulla questione è intervenuto anche Franco Bordo, deputato di Sel, che ha chiesto al ministro Orlando “quali misure urgenti intenda mettere in campo per ovviare ai rischi e garantire il regolare funzionamento della giustizia nel territorio della provincia e il corretto funzionamento del tribunale di Cremona”.
Sara Pizzorni
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