Politica

“Emergenza sociale”
in via Bramante: la
denuncia di Lottaroli

“Nei caseggiati di via Bramante – scrive Mario Lottaroli, consigliere comunale per Rifondazione Comunista – di fronte all’Università, a partire dal 31 ottobre Linea Gestioni, ramo d’azienda di Linea Group Holding, interromperà l’erogazione del metano agli appartamenti in cui non sono state rinnovate le condutture di allaccio del gas”.

Niente più riscaldamento né possibilità di cucinarsi un pasto caldo, insomma. Ed i motivi, avverte Lottaroli, non possono che essere due: “il proprietario dell’appartamento in cui abita non ha i mezzi economici per sostenere la spesa, oppure i proprietari di appartamenti in affitto non hanno voluto investire per adeguare l’impianto”. Prosegue: “la mia preoccupazione e la mia solidarietà sono rivolte a quanti, senza colpa, subiranno questa penosa situazione”. Una situazione inaccettabile, secondo il capogruppo di Rifondazione. “Fino ad ora – illustra quest’ultimo – gli abitanti del quartiere hanno fatto fronte agli oneri derivanti dall’insolvenza dei vicini, ma non possono farsene carico all’infinito”.

Dal canto suo, l’Amministrazione ha già chiesto un incontro urgente con Linea Gestioni, per trovare una soluzione. “Sollecito Linea Gestioni – incalza Lottaroli – in quanto partecipata dal Comune di Crema e da altre quattro Amministrazioni Comunali, a gestire questa situazione con la responsabilità sociale che compete ad una S.p.A. pubblica”.
Questa, tuttavia, non è che una delle molte emergenze sociali cittadine, fa presente il rifondarolo. Le cifre della Caritas in merito alle richieste d’aiuto, la perdita del lavoro o la perdita del potere d’acquisto dei salari stanno colpendo parecchie famiglie. Dall’Esecutivo, tuttavia, non arrivano segnali forti, in grado di trascinare il Paese fuori dal ciclone della crisi. E le casse comunali, sempre meno fornite, non possono che trovare soluzioni parziali nel far fronte alle emergenze sociali cittadine.

“Penso – conclude Lottaroli – che nel Bilancio del 2015, che incominceremo a discutere nelle prossime settimane, deve assolutamente trovare spazio l’incremento alla voce “Spesa sociale”. Non lo chiede la Banca Centrale Europea, ma le ragioni della solidarietà umana, certamente sì”.

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