Economia

“Non un calo degli ordini
ma la fine di un picco”
Chromavis assicura: nel
2014 crescita del 10%

“Non un calo degli ordini, ma la fine di un picco”. Così l’Ad di Chromavis, Michele Marini giustifica il non rinnovo del contratto a 118 operai che alla fine del mese vedranno concludersi la loro esperienza lavorativa nel gruppo che si occupa di cosmesi. Un taglio di personale che sta facendo discutere, benché si tratti delle fine di un contratto già prevista, ma in questo periodo di crisi, i “licenziamenti” di massa
mettono certo inquietudine al territorio. Soprattutto se si tratta anche di donne, notoriamente più difficilmente ricollocabili.
E proprio a fronte della discussione innescata che la Chromavis ha deciso di tranquillizzare il territorio: da qui non se ne va, l’azienda non sta subendo una crisi, anzi è prevista per questo 2014 una ulteriore crescita tra il 5 e il 10%.
Numeri e grafici alla mano l’amministratore delegato ha illustrato il quadro aziendale negli ultimi cinque anni. Dati relativi all’intero gruppo in Italia che parlano di un fatturato dal 2009 al 2013 cresciuto di oltre il 50% passato quindi da 54,7milioni di euro a 84,5milioni. Un crescita, ha detto, su base annua dell’11,5%. In aumento anche i dipendenti da 364 a 476.
“La tipologia di lavoro necessità però molta flessibilità. Seguiamo un settore dove è difficile fare proiezioni, e soprattutto che ha due tipologie di prodotti: quelli continuativi e i lanci. E proprio in occasione dei lanci di nuovi prodotti che il bisogno di personale cresce e che quindi siamo costretti ad usare questo tipo di somministrazione di lavoro”. E proprio per un picco di lavoro tra giugno e fabbraio, fa sapere, l’azienda ha assunto quelle 118 operaie.
“Non escludiamo che in futuro possano esserci altri picchi e quindi di poter richiamare al lavoro ancora queste persone. La base per noi è dare formazione per permettere anche a chi è entrato come interinale di divenire un giorno dipendente”.
Questo il quadro illustrato da Marini, che esclude la perdita di un grosso cliente, ventilata in questi giorni nel Cremasco.
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