Cronaca

Nuova vita per le Mura Venete
Progetto al vaglio della Sovrintendenza

Le recenti piovute hanno danneggiato le Mura Venete. Con lo sgretolarsi delle pietre della cinta muraria, va in frantumi anche un pezzo di cultura cremasca. In ordine di tempo, il crollo più recente è quello del torrione di Porta Serio. Ma il comune ha pronto il contrattacco: riportare in auge un progetto che è rimasto chiuso nel cassetto per cinque anni e che l’assessore Fabio Bergamaschi ha già rispolverato da qualche mese, con una serie di incontri con lo studio Moruzzi, ideatori nell’era dell’amministrazione Ceravolo, attuato nell’area del parco Chiappa e poi interrotto.
E quindi, progetto alla mano, l’assessore il prossimo 27 febbraio andrà in Sovrintendenza per cercare un appoggio per dare il via al recupero. Con già un’idea in tasca e un accordo con la Fondazione Benefattori Cremaschi per una valorizzazione con un percorso pedonale a partire da via Kennedy compresa la proprietà dalla Misericordia, fino al Campo di Marte.
“Un intervento conservativo, prima ancora che di valorizzazione, delle mura storiche della città si manifesta in tutta la sua evidenza. Non lo scopro certo ora, in seguito ai recenti crolli: è una consapevolezza che ho maturato da tempo, alla stregua di qualsiasi cittadino attento al patrimonio pubblico, unitamente alla convinzione che le mura storiche possano rappresentare per Crema un elemento altamente spendibile in termini di attrattività turistica. Crema non ha mai sviluppato la sua possibile vocazione quale “città murata”. E’ tempo di lavorare seriamente e convintamente in questa direzione, in verità già tracciata dall’Amministrazione Ceravolo mediante il recupero del tratto di mura presente al parco Chiappa. Dopo quel primo passo nulla. Ora non c’è più tempo da perdere. Per questo il 27 febbraio, come fissato da alcune settimane prima del recente crollo, sarò in Sovrintendenza per illustrare il progetto in questione e le attuali intenzioni dell’Amministrazione, che sono quelle di procedere ad un’attuazione del medesimo per stralci, come impongono sia il frazionamento della proprietà della cinta muraria, sia le disponibilità dell’Amministrazione”
L’obiettivo imprescindibile è quello di trovare finanziamenti pubblici e privati ed attivare sinergie con altri enti. In questo senso l’accordo con la Fondazione Benefattori Cremaschi.
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