Cronaca

Dimissioni Ervin e conti Scs
critiche da destra a sinistra
Bettenzoli: “Chi si accollerà
i debiti della piscina?”

Non potevano non far discutere le dimissioni di Gianfranco Ervin da amministratore unico di Scs Servizi Locali, all’indomani della conferenza stampa in cui lo stesso Ervin affiancato dal sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, dal presidente di Scrp, Pietro Moro e dall’amministratore unico di Cremasca Servizi Dino Martinazzoli ha illustrato quanto ottenuto, risanando i conti. E non solo le dimissioni, ma anche le prospettive future di assegnare, tramite evidenza pubblica i servizi ora gestiti da Scs Servizi Locali: parcheggi, impianti sportivi, illuminazione.
Affida a Facebook il suo pensiero Piergiuseppe Bettenzoli, ex consigliere di Rifondazione Comunista, partito di maggioranza, ma da sempre critico nei confronti delle scelte portate avanti in merito a Scs Servizi Locali. Tanto che solo qualche settimana fa alcuni rappresentanti avevano distribuito volantini di fronte alla piscina per dire no alla cessione dei servizi gestiti dalla partecipata a partners privati. Ed anche oggi, la linea di Rifondazione è quella. “Questa – afferma Mario Lottaroli, in merito ai conti della società – è la dimostrazione concreta che è possibile efficientare Scs Servizi Locali, senza l’intervento del capitale privato, senza la cessione a terzi dei servizi svolti dalla società. Ora è necessario proseguire per questa via, consolidare i risultati affidando la direzione ad un Amministratore che creda nella potenzialità di questa azienda e alla vocazione pubblica dei servizi erogati a favore dei cittadini, coinvolgendo maggiormente i Sindaci del territorio in modo che riconoscano i servizi disponibili come una risorsa da utilizzare nei propri Comuni”.
“Ervin Gianfranco – dice invece Bettenzoli – ha lasciato ieri l’incarico di amministratore unico di SCS Servizi Locali, vantandosi di aver raggiunto l’obiettivo di risanamento dei conti. Peccato che il mister si sia dimenticato di dire soprattutto grazie ai lavoratori, ai quali Ervin ha fatto tirare la cinghia, riducendo loro il salario, togliendo totalmente il premio di produttività. Il ‘successo’ di Ervin è dovuto al trasferimento di ben cinque dipendenti a Padania Acque, con una riduzione di costi aziendali notevole”.
Bettenzoli mette l’accento sugli ammortamenti pregressi degli impianti sportivi che renderanno a suo dire molto difficile trovare partners che vogliano mandare avanti l’attività
“Il futuro di questa azienda pubblica, per scelta del sindaco di Crema e della maggioranza del consiglio comunale, è segnato, perchè grazie alla gestione del precedente Consiglio di Amministrazione guidato da Ercole Barbati i debiti (soprattutto legati ai mutui per la piscina, compresa la mitica piscina a onde) pesano fortemente. Chi è il patner che può subentrare nella gestione della piscina accollandosi i debiti pregressi? O si farà com con l’Alitalia, ai capitani coraggiosi la polpa, la bad company, i debiti, allo stato? Caro Ervin, i lavoratori non ti rimpiangeranno, come nessuno rimpiange Ercole Barbati, semmai si dovrebbe festeggiare quando manager così escono di scena”.
A Bettenzoli fanno eco sia Simone Beretta di Forza Italia che Laura Zanibelli del Nuovo Centrodestra. Beretta se la prende col sindaco Bonaldi chiedendole di “non riportare verità parziali”.
“Perdere un “mostro sacro” come Ervin è cosa da pazzi se è vero come è vero che in poco tempo avrebbe risanato i debiti di Scs Servizi Locali. Ma quei debiti non furono forse generati dalla scissione tra il core business dall’alto valore aggiunto e il side business dal basso valore aggiunto, dell’allora Scs Gestioni, guidata dagli uomini del Pd, per poter entrare in Lgh? Sì. Risposta lapalissiana perché a tutti è stranota la verità nel merito e la strategia adottata per la quale “costituirono” pure, per ovvie ragione di natura fiscale, una nuova società che detenesse le quote rappresentate in Lgh per il comune di Crema ed Scrp”, esordisce Beretta. Che poi prosegue: “Ervin ha semplicemente portato a buon fine un compitino oramai scritto dal precedente Cda di Scrp guidato dal centrodestra e già avviato dal precedente presidente Ercole Barbati. Se non ci crede, per favore, se lo faccia spiegare bene da Bonoldi e dal direttore generale di SCRP. Ervin, a parte qualche nuotata fuori tempo, sarà anche stato ed è un buon amministratore, ma il compito da eseguire era già stato scritto, tranne per la scelta politica di mettere a gara i servizi della società. Di questo avremo modo di parlarne quando ci faranno capire qualcosa di più nel merito. Il nostro sindaco non abdichi alla memoria storica ed alla sua intelligenza privilegiando farse inutili”.
Della stessa opinione Laura Zanibelli che oltre a ribadire che la ristrutturazione della società sarebbe un’opera già iniziata dal precedente Cda, si chiede chi abbia deciso di procedere con delle gare. E soprattutto se questa decisione sia stata condivisa con i sindaci. ‘Plauso’ invece per la scelta di colloquiare con i privati. Sulla questione afferma: “E’ quanto diciamo da tempo ma qualcuno del Centrosinistra si è sempre opposto all’idea che i servizi al cittadino possano esser gestiti da privati, cioè non da luoghi di potere politico, e con efficienza oltre che beneficio per il cittadino. Solo amministrazioni deboli pensano di non esser in grado di salvaguardare i propri cittadini se non effettuando direttamente come pubblico i servizi piuttosto che esercitando il controllo degli stessi affidati a privati”.
E chiude con un paio di domande, che chiaramente fanno riferimento alle ormai note posizioni di Rifondazione Comunista: “Sarà compatta l’amministrazione Bonaldi o vorrà ancora dividersi su questo punto? Sarà coerente anche verso altri servizi al cittadino? Se no come spiegare l’esternalizzazione ai dipendenti di una società quanto non ritenuto vero per altri servizi?”.
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