Ambiente

Approvato il Piano cave,
ma la Melotta fa discutere

Il Consiglio provinciale ha approvato il tanto discusso Piano cave, con 17 voti a favore, 2 astenuti e 8 contrari. Un via libera arrivato non senza qualche tensione in merito alla decisione di sestuplicare il quantitativo di argilla estraibile dal geosito del Pianalto della Melotta: il Piano prevede infatti la possibilità di estrarre 2 milioni e 850mila metri cubi di argilla estraibile nei prossimi dieci anni, contro i 500ila previsti nella precedente pianificazione. “Il Piano di per sè è anche condivisible, e abbiamo apprezzato che sia stata abbandonata l’idea di utilizzare la Cava di San Sigismondo – evidenzia Andrea Virgilio, consigliere provinciale del Pd -. Così come riteniamo positivo il fatto che si sia tenuto in considerazione l’attuale momento di crisi dell’edilizia, non aumentando il quantitativo complessivo dello scavabile. Tuttavia ritengo sia un errore andare a deturpare in questo modo un sito come quello della Melotta”.
Non sono servite quindi tutte le prese di posizione da parte del Pd e del comune di Romanengo da sempre contrario a questo polo estrattivo. Il via libera è arrivato comunque.

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