Economia

Lactalis chiude Galbani
a Caravaggio, operai tutti
a Casale Cremasco
Il Pd: “Situazione grave da evitare”

Sopra, uno degli stabilimenti della Galbani

Si scrive razionalizzazione degli impianti produttivi, si legge riduzione dei costi. Tradotto: un altro impianto di produzione chiuderà. Anzi due. La sorte che sta toccando molte fabbriche in tutta Italia, ora scuote anche gli stabilimenti della Galbani di Caravaggio e di Introbio. Il gruppo francese Lactalis – già controllore di altre società quali Parmalat, Invernizzi e Locatelli – ha previsto lo spostamento di più di 200 addetti (216 solo da Caravaggio) a Casale Cremasco, Certosa e Olona, abbattendo così i costi strutturali legati agli stabilimenti in chiusura.
Ma il Partito Democratico non ci sta. “I consiglieri del Pd – spiegano in un comunicato – hanno chiesto urgentemente un’audizione in Commissione Attività produttive alle RSU del Gruppo Galbani Lactalis, degli stabilimenti di Caravaggio e Introbio in merito alla situazione occupazionale che si è venuta a creare”. Sempre riguardo la razionalizzazione prospettata da Lactalis, è previsto per oggi uno sciopero dello stabilimento sito nella bassa bergamasca. Lo spostamento dei dipendenti non sembra essere congeniale alle aspettative dei sindacati, che lo hanno bollato come “una decisione negativa e inaccettabile”. E sul tema è intervenuto anche Agostino Alloni, consigliere regionale per il PD. È proprio quest’ultimo a dichiarare: “All’incontro chiediamo che partecipi anche l’Assessore Melazzini. La situazione è grave e dobbiamo cercare insieme di ricomporre il quadro e di evitare una nuova chiusura e un ennesimo annuncio di dismissione da parte di una multinazionale”.

Insieme ad Agostino Alloni, anche i colleghi Mario Barboni e Jacopo Scandella hanno partecipato, quest’oggi, al presidio davanti allo stabilimento Lactalis di Caravaggio. “Ieri – hanno dichiarato i tre consiglieri del PD – abbiamo chiesto che si calendarizzi urgentemente un’audizione in IV Commissione Attività produttive delle rappresentanze sindacali degli stabilimenti di Caravaggio e Introbio. Oggi siamo stati accanto ai lavoratori per testimoniare che la situazione che si sta creando è grave perché si tratta dell’ennesimo annuncio di dismissione da parte di una multinazionale”. Una lotta non solo politica, però. Infatti, specificano nello stesso comunicato, “Proprio ieri pomeriggio, durante il convegno, organizzato da noi del Pd, sulla Pac, la Politica agricola comune, è emerso il dato di quanta importanza l’Europa, gli Stati membri e le Regioni dovranno dare, nei prossimi anni, proprio al settore dell’agroalimentare. E il Gruppo Lactalis, in Italia, rappresenta l’eccellenza dei marchi del lattiero-caseario”. Inoltre, rimane da ricordare che la chiusura dello stabilimento di Caravaggio non significherebbe solo complicazioni per i dipendenti. Al contraccolpo parteciperebbero anche i produttori della zona, e più esteso, della bergamasca, che conferiscono proprio allo stabilimento di Caravaggio.

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