Cronaca

Spacciatore tenta la fuga,
picchia carabinieri, ma
finisce in manette

Manette ai polsi per un marocchino accusato di spaccio di cocaina, ma che durante l’arresto ha collezionato altri capi d’accusa che vanno dalla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, uso di documenti falsi e intestazione fittizia di beni. Il magrebino, Fakuom Rachid, 23 anni, senza fissa dimora e disoccupato è stato sorpreso, durante una operazione di contrasto allo spaccio tra le province di Cremona e Bergamo, mentre aveva appena venduto una dose di cocaina ad una ragazza residente a Canonica d’Adda fermata a bordo della propria vettura a Rivolta d’Adda.
Immediate le ricerche del marocchino da parte dei carabinieri del nucleo radiomobile di Crema che insieme ad un’altra pattuglia intercettavano una Alfa 147 rossa a Calvenzano condotta dall’uomo. Auto, intestata da un invalido di Offanengo ospite della Caritas, già segnalata in altre occasioni legate allo spaccio di cocaina, che invece di fermarsi allo stop dei militari proseguiva la sua corsa, cercando di investire un carabiniere. Il 23enne vistosi comunque braccato abbandonava l’auto e proseguiva la sua fuga a piedi. Raggiunto mentre cercava di scavalcare la recinzione, il 23enne cercava di sottrarsi all’arresto prendendo a calci e pugni il militare, che alla fine riusciva ad immobilizzarlo e trarlo in arresto.
L’uomo veniva trovato in possesso di circa 700 euro provento dello spaccio, altre sei grammi di cocaina divisi in dosi, documenti falsi e una carta di qualificazione per conducente intestata ad un uomo di Camisano, ceduta in pegno in cambio di una dose di cocaina. L’uomo è ora detenuto, in attesa di essere processato per direttissima.
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