Legge elettorale, la nuova mappa
dei mini-collegi ‘spacca’ la provincia
Cremona con Mantova,
Crema e Soresina con Lodi
La mappa delle circoscrizioni della nuova legge elettorale “spacca” la provincia. Per la Camera, area di Cremona con Mantova, quelle di Crema e Soresina con Lodi: da una parte il collegio (numero 18) Cremona-Mantova-Suzzara, dall’altra (il numero 22) Crema-Lodi-Soresina. Per il Senato (in attesa della riforma che porterà alla sua trasformazione in Camera delle autonomie senza elezione diretta), da una parte il collegio 15 con la zona che fa riferimento a Crema assieme a ad aree come quelle di Lodi, Cologno Monzese, San Giuliano Milanese, dall’altra il collegio 17 Castiglione delle Stiviere-Cremona-Mantova-Suzzara, e, per finire, il numero 18 con l’area che fa riferimento a Soresina assieme a Dalmine-Seriate-Treviglio.
Una rivoluzione quella contenuta nella bozza dell’Italicum (la legge elettorale che sta nascendo dopo l’accordo Renzi-Berlusconi). Rivoluzione che verrà probabilmente “aggiustata” in qualche modo ma che, come noto, ha già scatenato polemiche. Questi collegi (nati dall’accorpamento dei territori dei collegi uninominali definiti nel 1993 e destinati in futuro all’elezione di brevi liste di parlamentari) hanno infatti creato malumori dopo l’approdo nella Commissione Affari costituzionali della Camera. Non pochi i politici, di aree diverse, che hanno espresso criticità per la mancanza di continuità territoriale, per le grosse differenze tra realtà locali racchiuse nello stesso collegio. Fra i critici anche il leghista Roberto Calderoli, l’autore del Porcellum: “La bozza della nuova mappa dei collegi? Sembra un quadro astratto, un qualcosa in cui si è voluto mischiare il diavolo e l’acqua santa”. Il relatore della legge in Commissione, il forzista Francesco Paolo Sisto, ha precisato: “La nuova mappa è un punto di partenza. Vorrei che la determinazione dei collegi fosse espressione della democrazia parlamentare”.
Michele Ferro
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