Unioni civili, via al registro
Ma con strappo nella maggioranza
Unioni civili, anche a Crema ci sarà il registro. Il via libera da parte del consiglio comunale dopo ore di discussione sancisce di fatto il percorso per arrivare al registro che permetterà, in teoria, alle coppie di fatto siano esse eterosessuali o omosessuali, di avere gli stessi diritti di coppie sposate.
Ma in sala degli Ostaggi, l’approvazione della mozione, presentata da Emanuele Coti Zelati di Sel e dai consiglieri di Rifondazione Comunista Mario Lottaroli e Piergiuseppe Bettenzoli – per lui ultimo consiglio comunale dopo le dimissioni – non è andata via liscia. La speranza iniziale di Coti Zelati per un via libera dopo una breve discussione, “E’ un tema che tocca molte sensibilità, innanzitutto delle persone destinatarie e utilizzatrici dello strumento. Spero in un dibattito breve: quando si parla di diritti non c’è molto da discutere”, è caduta in un attimo. Non le minoranze: Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Solo cose buone per Crema, Lega Nord e Servire il cittadino – astenuto Antonio Agazzi – si sono dette contrarie al registro, ma anche la maggioranza ha perso qualche pezzo. Scontato, infatti, il no di Vincenzo Cappelli, così come la contrarietà di Emilio Guerini – nonostante il voto favorevole del resto del gruppo del Pd – e di Sebastiano Guerini (Buongiorno Crema) che hanno chiaramente detto di non condividere lo strumento “che non convince”, così come la bozza di regolamento allegata. Bozza che dovrà essere sottoposta all’attenzione della commissione Statuti e Regolamenti, sotto l’occhio della segretaria generale, e poi di nuovo del consiglio comunale.
E se da un lato Antonio Agazzi ha definito il registro “una cosa che non serve a nulla quindi non fa male” e Simone Beretta “una cosa senza valore che ha fatto perdere tempo e soldi ai cittadini”, il resto delle minoranze (escluso il Movimento 5 Stelle a favore del registro) sono entrate nel merito e messo sul piatto tutti i timori che questo strumento possa essere la porta aperta verso le adozione a coppie gay.
Per la cronaca, tra diritti civili, adozioni, famiglia, costituzione e Pontefice, la votazione è finita con 14 voti a favore, 9 contrari e un astenuto. Con il benestare del sindaco Stefania Bonaldi (favorevole) che ha definito “il tema scomodo al quale la maggioranza non si sottrae”. In linea con il percorso di ampliamento dei diritti intrapreso dalla sua amministrazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA