Pandino, il comune cambia
serratura e ‘sfratta’ gli scout
Il sindaco: ‘Questione di sicurezza’
Serrature sostituite, associazioni ‘sfrattate’. E’ successo a Grandella di Pandino dove il comune, il giorno di Santa Lucia, avrebbe sostituito le serrature della ex scuola elementare dove avevano la propria sede alcune associazioni, tra le quali il gruppo degli scout. La scelta dell’amministrazione guidata da Donato Dolini, non ha mancato di scatenare polemiche soprattutto da parte del gruppo Asi-Scout che con un cartello affisso nel borgo ha voluto rendere partecipe la cittadinanza di quanto accaduto, e del disagio che la decisione ha creato.
“Venerdì 13 dicembre – si legge nella nota del gruppo – il comune ha cambiato la serratura di accesso allo stabile senza avvisarci formalmente impedendoci di svolgere le normali attività associative con i ragazzi dato che il materiale si trova all’interno della struttura”.
Così dopo vent’anni di attività, l’associazione si sarebbe trovata senza una casa. “Dopo circa un ventennio di attività questo è il trattamento ricevuto dal comune di Pandino”, sottolinea l’avviso con il quale l’associazione dice di aver voluto avvisare la cittadinanza di Gradella alla quale si sente legata.
Ma perché il comune avrebbe cambiato la serratura ‘sfrattando’ le associazioni? Motivi di sicurezza. E’ questo che spiega il sindaco Donato Dolini che affida al suo profilo Facebook la sua versione della vicenda. L’occasione è quella di porgere anche ai concittadini gli auguri di buone feste.
Il primo cittadino pandinese, spiega che le ex scuole di Gradella, concesse vent’anni fa come sede per le associazioni sarebbero in condizioni ormai fatiscenti e quindi inadeguate a continuare ad ospitare le associazioni, alcune della quali come il Motoclub e i modellisti si sarebbero già trasferite nelle vecchie scuole medie di Pandino. Ad altre come ad alcuni musicisti, sottolinea il sindaco, è stato chiesto di non utilizzarlo più. Per i Podisti il problema sarebbe marginale visto che il gruppo utilizza lo stabile solo come magazzino.
“Molto più complessa la situazione degli Scout, in quanto le esigenze di spazio (interno ed esterno) di cui l’associazione ha bisogno, rende più difficile trovare una sede alternativa. L’argomento è stato discusso molte volte negli incontri con i dirigenti dell’associazione, che sono sempre stati ben consapevoli del problema, ma che ci hanno sempre pregato di poter restare a Gradella, rassicurandoci sull’uso attento che avrebbero fatto dei locali e che nessun ragazzo sarebbe mai stato esposto a pericoli di qualunque natura, veri o presunti che fossero, nell’utilizzo delle strutture”. Un accordo portato avanti fino ad una decina di giorni fa.
Ma allora perché questa drastica decisione? A far traboccare il vaso un principio di incendio provocato a quanto spiega il sindaco, da due scout, “armeggiando con una stufetta che avevano acceso per scaldarsi”. Un principio di incendio che però avrebbe richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. “Solo per un caso fortunato – sottolinea Dolini – non si è trasformato in tragedia: tutto si è fortunatamente risolto senza conseguenze, a parte le tracce di fuliggine rimaste nei locali dell’edificio. Di tutto questo l’Amministrazione è venuta a conoscenza solo il giorno dopo e, passato l’iniziale spavento per lo scampato pericolo, ci è risultato subito chiaro che era arrivato, con nostro dispiacere, il momento di prendere quella decisione impopolare”
La mattina del primo dicembre “ho incontrato il presidente Asi Scout, signor Bastia, e gli ho chiarito che, a seguito di quanto accaduto, l’Amministrazione non poteva fare altro che trarre le relative conseguenze e l’ho invitato a fare lo stesso, con onestà e realismo. Gli ho quindi confermato che i locali di Gradella non sarebbero stati più accessibili, con effetto immediato”. Questa la spiegazione del sindaco Dolini, che starebbe cercando una nuova sede per l’associazione.
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