Cronaca

Case d’emergenza
sedici famiglie ‘morose’
Comune stanza 21mila
euro per pagare le bollette

Pignoramenti, sfratti, morosità. Tre termini immancabili nel vocabolario economico del 2013. A Crema sono 16 i nuclei famigliari che, per ragioni diverse, alloggiano nelle residenze comunali di emergenza. Queste ultime sono abitazioni destinate a soggetti in gravi difficoltà socio-familiari ed economiche. Residenze temporanee, di cui si può usufruire per 12 mesi. Ma che, d’altro canto, hanno un costo.
Oltre 21mila gli euro a bilancio (21.703,33 per la precisione), per coprire le utenze dei 16 alloggi.
“Gli alloggi – spiega Maria Beretta, assessore al Welfare – non prevedono il pagamento di un canone, ma agli inquilini spettano le spese d’utenza”. Inquilini che però spesso non ce la fanno a pagare neppure acqua, luce e gas e che quindi ricadono sulle spalle del comune.
Tuttavia, tale cifra, “è un costo preventivato, trattandosi, appunto, di appartamenti d’emergenza, che quindi non vengono destinati a persone in grado di farsi carico dell’affitto”.
Sempre su questo piano, l’assessore Beretta annuncia importanti novità. “Abbiamo messo a punto un protocollo d’intervento che ha come obiettivo il rendere più chiaro il piano d’alloggio”. E spiega: “Finora abbiamo prolungato il periodo di permanenza dei soggetti inquilini. Ora vogliamo essere più attenti a questo aspetto, facendo in modo che il periodo di alloggio sia realmente provvisorio, e permettendo il passaggio abitativo alle case popolari”. In buona sostanza, una volta usufruito il servizio annuale delle case d’emergenza, si tende a sollecitare al passaggio all’edilizia popolare, per permettere ad altri soggetti in condizioni d’indigenza di poter usufruire, a loro volta, delle abitazioni riservate all’emergenza. Il rischio da scongiurare è dunque il fatto che le residenze di emergenza diventino case definitive, che causerebbe lo stallo del servizio.
Dall’altro lato, il problema della casa è sempre più incombente. Le graduatorie per l’accesso alle case popolari sono infinite. L’ultima graduatoria presentava oltre 500 domande per 46 alloggi disponibili sui circa 800 in città, 500 dei quali gestiti dall’Aler.
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