Folcioni, aumentano le rette
Ma solo quelle troppo basse
“Ritengo che una scuola civica – spiegava Lupo Pasini, direttore dell’Istituto Folcioni, poco tempo fa – abbia il dovere di permettere a tutti i cittadini di avvicinarsi alla musica senza, per questo, impegnarsi economicamente in maniera proibitiva. Tuttavia è oggettivo che il piano tariffario attuale in alcune voci sia assolutamente anacronistico. Quindi io ho suggerito a tutti i soggetti interessati – Fondazione S. Domenico, Comune di Crema – una revisione del piano rette”.
E alla fine, il ritocco alle rette è arrivato. Qualche tempo fa, nell’intervista al direttore del Folcioni, Alessandro Lupo Pasini, era emerso un dato interessante. Il costo delle lezioni tenute dall’Istituto era poco meno di 9 euro all’ora; un prezzo senza concorrenza. Tuttavia, prezzi così bassi non sempre si riescono a sostenere. Specialmente se si tratta di un istituto civico musicale con più di 200 allievi all’anno. All’aumentare dell’utenza, e mantenendo costi così bassi, il guadagno marginale decresce; le spese, al contrario, crescono. Ed ecco il motivo per cui Lupo Pasini suggeriva un ritocco alle tariffe. “Da tempo – dichiara oggi il direttore del Folcioni – chiedevo un giusto aumento delle rette; perché i corsi hanno costi davvero fuori mercato”. “Il Presidente (della Fondazione S. Domenico, nda) quest’anno ha detto che avrebbe portato all’attenzione del c.d.a. questa ipotesi di aumento”, e così è stato.
Le modifiche, all’atto pratico, non sono ancora state fatte pervenire al direttore Lupo Pasini. “Non so ancora in cosa consistano”, ha dichiarato. Ma ciò di cui è certo, è della politica che con l’Istituto ed il suo tariffario si vuole seguire. “L’aumento non è semplicemente un’operazione per far cassa; significa adeguare i costi di alcuni corsi, che da anni sono da rivedere”. Da qui emergono due indirizzi importanti. Il primo: quella dei costi non è una problematica fresca, dell’ultimo anno. Esiste da tempo, ed è quindi giunta l’ora di metterci mano. Il secondo: “dove la retta ha già un importo adeguato – spiega Lupo Pasini – i prezzi non dovranno essere ritoccati”. E continua: “L’aumento dev’essere mirato, ed indirizzato a quei costi che sono oggettivamente bassi”. Niente ritocchi una tantum, insomma. Ma solo adeguamenti al fine di rendere maggiormente efficiente la gestione dell’Istituto civico musicale cremasco.
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