Una app per la città,
premiate le migliori
a ‘Made in Crema’
Consegnati i premi ai vincitri del concorso “Made in Crema”, “evento – come spiega l’organizzatore e docente del polo universitario cremasco Paolo Ceravolo – rivolto al futuro”. “L’organizzazione dell’evento – continua Ceravolo – è stato uno sforzo collettivo: hanno partecipato alcuni docenti dell’università di Crema e tutta una serie di altri attori”. Tra questi, l’Amministrazione cremasca, alcuni rappresentanti di categoria, studenti attuali ed ex studenti del poco cremasco. Presenti all’iniziativa il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, l’assessore allo sviluppo ed innovazione Giorgio Schiavini e il presidente dell’Asvicom Berlino Tazza.
L’edizione di Made in Crema di quest’anno si è concentrata sulle “app” che, in qualche modo, riuscissero a fornire un servizio alla città. I tre progetti finalisti erano per la maggior parte incentrati sulla promozione del turismo e del patrimonio urbano locale, e sulla vivibilità della città.
Al secondo s’è classificata una coppia di studenti dell’ITIS Galilei di Crema. Il loro progetto, spiegano, vuole essere “una piccola agenda digitale degli eventi di Crema”. Un modo per rimanere connessi alle attività promosse non solo dagli enti locali ma anche dai vari organizzatori. Premiati, quindi, Nicola Fossati e Singh Ravinder Pal, con uno smartphone. Primo premio, invece, vinto da altri due ragazzi, classificatisi primi a pari merito. Mario Bolignano, uno dei due vincitori, ha ideato un’applicazione denominata “Il tesoro di Crema”. Consiste in una caccia al tesoro, i cui “bersagli” sono i luoghi principali della città, mediante l’utilizzo di QR code. Pari merito, come anticipato, Davide Bosio. Quest’ultimo, con l’applicazione “Crema turistica”, si è posto l’obiettivo di rendere disponibile le informazioni principali su alcuni servizi essenziali: dalla mappa turistica a quella delle attività commerciali – bar, ristoranti, tabacchi ecc. –, passano per servizi quali le farmacie di turno e la disponibilità di trasporti su ferro o su gomma. Applicazioni, le due vincitrici, prettamente improntate al turismo, ma capaci di enucleare e fornire servizi di base riguardanti la città. Come premio, a ciascuno di essi, un tablet.
Da segnalare, oltre alla consegna di tre borse di studio, fornite dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’ACSU – avvenuta in seguito alla premiazione del concorso – l’intervento di Claudio Erba, CEO di Docebo.com. “L’Italia – spiega l’imprenditore – per me è una donna, che è vecchia, ma è ancora affascinante, ma anche corrotta”. Nel suo intervento, Erba ripercorre le tappe della sua carriera, fino ad oggi. Un racconto fitto di spunti non solo economici: “se futuro dev’essere, il futuro sarà digitale”. Ha inoltre lasciato qualche consiglio agli studenti presenti all’incontro che intendono lanciarsi sul mercato con una start up tutta loro. In primis avere ben chiaro dove si vuole arrivare, ovvero essere certi del perché si sta percorrendo un certo tipo di percorso. Passare un periodo all’estero, “per farsi contaminare da nuovi patterns”. Avere immediatamente una vocazione internazionale. E, ciliegina sulla torta, mettersi in testa che “l’idea che avete non vale niente”. Perché, spiega, “vale più il modo con cui viene messa in opera l’idea, più che l’idea in sé”.
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