Paullese, raddoppio entro 18 mesi
Ma per il ponte di Spino
ancora nessuna soluzione
Diciotto mesi. È questo il lasso di tempo necessario al completamento dei lavori sulla Paullese. O, almeno, per il tratto che si estende da Dovera al fiume Adda. A farlo presente è il sindaco di Spino d’Adda, Paolo Riccaboni. Riccaboni spiega inoltre che “per l’ultimo tratto di Paullese c’è l’ipotesi di finanziamento dalla provincia di Milano; i lavori sono di pertinenza loro”. E continua: “Per quanto riguarda il ponte di Spino, di cui l’appalto ce l’ha la Provincia di Milano, c’è ora un progetto che arriva dalla provincia di Cremona, e che dimezzerebbe i costi. Si passerebbe da 20,5 milioni di euro a circa 10”. “Cremona – continua il sindaco di Spino d’Adda – si sta muovendo per avere l’appalto”. Inoltre si sta pensando di “spostare sul vecchio ponte austroungarico la ciclo pedonale; una riduzione di carreggiata necessaria alla realizzazione del nuovo ponte, in adiacenza a quello già esistente”.
Tutte ipotesi, per quanto riguarda il ponte, vero nodo del progetto, ma nulla di concreto. Intanto anche il Pd ha organizzato per il prossimo lunedì ha organizzato un altro incontro per parlare dei lavori della Paullese, ma anche delle altre opere che condizioneranno il territorio: dalla Bre.Be.Mi fino alla Tem. L’incontro si terrà a Spino d’Adda presso il ristorante Canadì. Un incontro che non è stato digerito dal sindaco di Spino d’Adda, che non risulta tra gli invitati. Subito ha inviato una lettera per dirsi
“piuttosto sconcertato”. “Si sarebbe apprezzato il coraggio di uscire dalle vecchie logiche di parte e di partito, e di comprendere che esistono opere di interesse generale che esulano, ribadisco, da storie e geografie particolari”, si legge nella lettera.
Intanto i pendolari sono ogni giorno “vittima” delle code e dei ritardi e sembra che neppure i cambi sulle tempistiche dei semafori di Paullo non riescano a risolvere il caos di ogni giorno.
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