Mailbombing per salvare
le nutrie, animalisti contro
il piano abbattimento
Mail-bombing per salvare le nutrie. Questa la lotta messa in campo dagli animalisti dopo che la Provincia di Cremona, avrebbe deciso, lo scorso 28 novembre, di regalare ai cacciatori le cartucce per uccidere gli esemplari dell’animale, numerosi nel nostro territorio.
Gli animalisti, per contrastare la decisione e chiedere che il contributo di Regione Lombardia volto al contenimento delle nutrie nel territorio, venga impiegato per metodi differenti all’abbattimento, come ad esempio la sterilizzazione e l’immunocontraccezione, stanno bombardando in questi giorni la posta di giornali e istituzioni con la stessa email. Un vero e proprio attacco sferrato da tutta Italia da Cremona a Siracusa, passando per Milano, Bologna, Trento, Napoli, Bari, Perugia e così via
“Abbiamo appreso – scrivono – dai mezzi di comunicazione, in data 28 novembre 2013, della decisione della Provincia di Cremona di regalare le cartucce ai cacciatori che uccideranno nutrie.
Come già più volte espresso in diverse sedi, anche a rappresentanti dell’Amministrazione provinciale, noi siamo contrari ai “piani di contenimento” attuati tramite uccisione degli animali. Come dimostrato da specifici studi scientifici, non è possibile eradicare la specie “nutria” dal nostro territorio e, per controllare l’entità della popolazione della stessa, è del tutto inutile e anzi controproducente il ricorso all’abbattimento, perché questo determina un aumento del tasso di nuovi nati. Esistono metodi alternativi, validi e sperimentati, che contemplano interventi di ingegneria naturalistica, di gestione ambientale e di controllo della natalità (sterilizzazione, immunocontraccezione). Chiediamo che i 40.000 euro elargiti dalla Regione Lombardia alla Provincia di Cremona vengano impiegati per attuare un serio progetto alternativo all’abbattimento delle “nutrie”, dimostratosi fallimentare da vent’anni a questa parte oltreché, ovviamente, contrario all’etica e a qualsiasi forma di rispetto verso altri esseri viventi”
A dar man forte alla protesta animalista è Sel che con una lettera, a firma del coordinatore Alvaro Dellera, inviata a sindaci e agricoltori chiede i medesimi interventi degli animalisti.
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