Economia

Dote unica lavoro
nuovo strumento per
rilanciare il mercato

Sede della Provincia affollata per la conferenza “Dote unica lavoro, strumenti per far ripartire il lavoro”. Presenti, per l’occasione, molta parte delle associazioni di categoria, alcuni imprenditori ed operatori del mercato del lavoro. Da segnalare anche la partecipazione del sindaco di Crema Stefania Bonaldi ed il vicesindaco Angela Beretta. Al tavolo dei relatori, invece, il presidente della Provincia Massimiliano Salini, il consigliere regionale Carlo Malvezzi – propiziatore dell’incontro –, l’assessore regionale alla formazione e lavoro Valentina Aprea, Giovanni Bocchieri (direttore generale Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia) e l’assessore provinciale all’istruzione Paola Orini.
Dote unica lavoro è un’insieme di servizi alla persona rivolta a diverse categorie di persone: giovani inoccupati, disoccupati e occupati – in sospensione d’attività, precettori di cassa integrazione in deroga o con un previsione di riduzione dell’orario lavorativo. In base alle esigenze, ognuno di essi verrò collocato in una delle quattro fasce, in base al livello di aiuto di cui necessita. Indistintamente dalla necessità, il servizio è gratuito per qualsiasi richiedente.
Il servizio opera a più livelli, ma ha come focus principale la persona. Fa della semplificazione e della libertà di scelta (da parte dell’utente) i suoi principi cardine, e mira ad eliminare le enormi discrasie di cui il mercato del lavoro lombardo – non troppo dissimile da quello nazionale – è portatore. Come spiega l’assessore Aprea, lo slogan è “studiare in azienda, trovare lavoro a scuola”. Con ciò s’intende sottolineare il forte nesso che dev’essere instaurato tra istruzione e lavoro, e tra impresa e scuola. Un’azione, quindi, rivolta su due fronti. Anzitutto quello scolastico, in cui vie un regime di “overeducation” – ovvero un eccesso di istruzione, rispetto alle richieste di mercato. A fianco ad esso, quello del mercato del lavoro, dove la domanda delle imprese spesso non combacia con l’offerta delle persone.
Il superamento di questi due fenomeni, spiega l’assessore Aprea, non è disgiunto da quello dell’autoreferenzialità del sistema scolastico. E ciò può avvenire con “reti orizzontali e filiere verticali”. Mentre le reti orizzontali tendono ad aumentare la sinergia tra scuola impresa ed amministrazione, le seconde sono rivolte alla formazione tecnica superiore. “Bisogna passare – sostiene Aprea – da esperienze virtuose alla virtuosità de sistema”. “Tutta la Lombardia – continua – dev’essere efficiente e virtuosa”, non soltanto in alcune sue oasi. Quest’obiettivo, sono convinti in Regione si possa perseguire puntando sullo sviluppo dei poli tecnico-professionali, sugli IFTS – istruzione e formazione tecnica superiore – e ITS. A tale riguardo, per la Dote Unica Lavoro sono stati stanziati più di 48 milioni di euro.
Non è un caso che la presentazione della DUL si stata fatta a Crema, spiegano in conferenza. Nel territorio cremasco e cremonese, infatti, pare esserci ancora voglia di mettersi in gioco, fare impresa, e tornare a crescere nel mercato del lavoro, nota Malvezzi. A quest’ultimo fa eco l’assessore provinciale Orini, parlando di “un tessuto territoriale molto vivo”. Fatto di cui è consapevole anche il presidente Salini, il quale nota in Crema “tratti di particolare operosità” – si riferiva probabilmente al fervido settore della cosmesi. Conclude, quest’ultimo, dicendo che “la speranza si dà quando le amministrazioni guardano gli interlocutori negli occhi”. Ed è, questo, il caso della Provincia di Cremona, sostiene Salini.
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