Area Nord-Est e barriere
a Santa Maria, due
ipotesi di intervento
Nel fuggi-fuggi di notizie, torna a far discutere la questione del sottopasso del viale di S. Maria. L’opera, inizialmente prevista a sostegno del sottopasso realizzato su via Indipendenza, non è mai andata oltre a qualche planimetria rimasta sugli scaffali degli Uffici Tecnici del Comune.
Tema importantissimo, comunque, sentito tanto dai cittadini quanto dall’amministrazione. “Il tema della trasformazione urbanistica di quei comparti lungo il viale, e che coinvolgono più proprietà, è forse il tema più corposo dell’Amministrazione cittadina, dal punto vi sta urbanistico che viabilistico”, confessa l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi.
Il superamento della barriera ferroviaria, su cui svariate amministrazioni si sono scervellate, sembra stia trovano ora una spinta più concreta al suo compimento. L’amministrazione s’è, infatti, già messa in moto per ragionare con le proprietà interessate della Ferriera, Ex Olivetti ed Everest. Tutte queste realtà “hanno manifestato – spiega Bergamaschi –, chi a livello formale e chi a livello più informale, l’intenzione di poter partire con la lottizzazione”. Continua l’Assessore: “ora stiamo cercando di far sì che queste lottizzazioni generino risorse da immettere nell’opera di superamento, che, tra l’altro, è anche interesse dei lottizzanti, perché, chiaramente, ci sarebbe una valorizzazione qualora ci fosse un sottopasso – che altrimenti non ci sarebbe se non ci fosse. Sarebbe anche meno appetibile da un punto di vista commerciale”.
Il periodo che si sta attraversando non brilla certo disponibilità di denaro. Le casse comunali non piangono miseria, ma non strabordano certo di pecunie. Motivo per cui l’interazione e la sinergia tra enti interessati diviene piuttosto importante. “Noi non ce la faremo mai a sostenere l’intero costo dell’intervento”, ammette Bergamaschi. “Quindi abbiamo intavolato un discorso con RFI e con Regione Lombardia per verificare che disponibilità finanziaria ci sia da parte loro, per attuare il superamento ferroviario”.
L’intervento, ad oggi, è stato sviluppato seguendo una duplice ipotesi urbanistica e viabilistica. La viabilità prevista dal vigente PGT si svilupperebbe nell’area di Irsonti, e quindi della Ferriera. Esiste, tuttavia, anche la possibilità di superamento viale su viale. “Un intervento di questo tipo – specifica Bergamaschi – necessita di una serie di cautele che dall’altra parte non sarebbero previste; il viale è un bene di pregio, per cui bisogna discuterne con la Sovrintendenza. Però, quando l’abbiamo interpellata per altri motivi, ha risposto, seppur informalmente, in maniera favorevole”. Ad oggi l’ipotesi più accreditata rimane quella del sottopasso. L’idea di un sovrappasso viale su viale pare di capire sia più improbabile, a meno di clamorosi stravolgimenti urbanistici.
Per quanto concerne la vera e propria realizzazione, l’intervento non avverrà nell’immediato. RFI s’è resa disponibile a progettare il sottopasso, mettendo a disposizione il suo know-how, nonché un contributo finanziario non ancora quantificato. Per ciò che attiene a Regione Lombardia, l’impegno economico è equiparabile a quello attuale del Comune di Crema: prossimo allo zero. Tuttavia, si è ancora in fase iniziale. Motivo per cui, una volta addivenuti ad un progetto preliminare, e fatta una stima dei costi reali dell’opera, si potrà aprire un tavolo politico, e, da lì, cercare di sbloccare i gusti canali per il finanziamento.
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