Contro violenza e
femminicidio, la città
indossa un Fiocco Bianco
Il 25 novembre è la Giornata Internazionale Contro la Violenza alle Donne, e anche l’amministrazione cremasca, a fronte di parecchi casi anche nel territorio – 90 le donne che hanno chiesto aiuto nel 2012 (leggi l’articolo) – vuole metterci del suo. Per l’occasione, gli assessorati alle Pari Opportunità e alla Cultura, in collaborazione con alcune realtà dell’associazionismo cremasco, oltre all’adesione alla Campagna del Fiocco Bianco, hanno ideato una serie di iniziative di sensibilizzazione. A partire da mercoledì 20, infatti, verranno proposte iniziative nel centro città e nelle zone attigue.
“La violenza fisica – sostiene l’Assessore alle Pari Opportunità Morena Saltini – è un’espressione di amore sbagliato, di possesso, di visione della donna come fosse una proprietà”. E questo non fa che peggiorare una situazione di violenza percepita come dilagante. Per questo motivo, una delle azioni dell’Amministrazione è stata quella di ideare un manifesto coinvolgendo parte della società cremasca, nella persona di alcuni personaggi di spicco, rappresentanti la città. Personaggi maschili – perché, come dichiarato, l’obiettivo è quello di sensibilizzare anzitutto il genere maschile – che lanciassero il messaggio: “no alla violenza sulle donne”.
Paola Caravaggio, presidente dell’associazione Donne Contro La Violenza, spiega che le iniziative di sensibilizzazione non si limiteranno al week end. Infatti, come già da tempo stanno facendo, continuerà l’azione di educazione nelle scuole – ma questo non è che un esempio.
A far da eco alla volontà di dare importanza a questa tematica, anche altre associazioni quali il Leo Club di Crema, la Consulta per le Pari Opportunità – dalla quale proviene l’idea della sfilata cittadina “mille passi contro la violenza”, in programma per sabato, in collaborazione con l’IIS Sraffa – e Soroptimis. Proprio quest’ultimi proporranno la visualizzazione di filmati girati da ragazzi sul tema della violenza di genere.
Morena Saltini s’è resa inoltre disponibile per una breve intervista riguardo le iniziative che il Comune metterà in atto.
Cos’è la campagna del Fiocco Bianco?
È una campagna di sensibilizzazione promossa da uomini contro la violenza sulle donne. È partita in Canada, ma da qualche anno è arrivata in Italia. In questa campagna sono gli uomini che si fanno carico della violenza sulle donne, è questo l’aspetto innovativo.
Un progetto sicuramente innovativo…
Ciò che ha di diverso è l’andare oltre la mera relazione uomo-donna. Bisogna capire quali sono le problematiche dell’uomo, non solo del gentil sesso. Ed è anche un discorso culturale, perché spesso ci si basa sulle esperienze pregresse, sui media e sugli stereotipi.
È evidente che tra uomo e donna la fisicità cambia. L’uomo ha la tendenza ad imporsi, e questo, alle volte, degenera nella violenza. Ma ciò che sta dietro, in realtà, è mancanza di rispetto.
L’ISTAT sostiene che il femminicidio – in cui è compresa la violenza sulle donne – sia rimasto costante nel corso degli anni, che non vi sia un’emergenza. Cosa ne pensa?
Io penso che il fenomeno stia dilagando. Qui non si tratta solo di omicidi, ma anche di violenza domestica, che difficilmente viene rilevata, e solo in pochi casi denunciata alle autorità.
Quello che ora stiamo cercando di fare è coinvolgere l’uomo, per trovare una soluzione davvero efficace.
Quali sono i vostri progetti?
Il nostro progetto è iniziato l’anno scorso, e proseguirà con una serie di attività e di azioni che, come detto, coinvolgeranno l’uomo. Un punto su cui stiamo lavorando parecchio è l’educazione di genere, ma non solo: stiamo ideando corsi di formazione per insegnanti delle elementari, per correggere il tiro sin da subito, nella differenza tra maschio e femmina.
E per quanto riguarda la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne?
Come Amministrazione comunale metteremo in evidenza i lavori di alcune associazioni che si occupano di violenza sulle donne. Sabato saremo in piazza a distribuire la nostra fotografia e i fiocchetti bianchi.
Da dove deriva l’iniziativa di quest’anno?
L’anno scorso abbiamo coinvolto la Reima, come testimonial. Quest’anno volevamo trovare qualcuno davvero rappresentativo, che avesse un forte legame con la città di Crema. Allora, invece che scegliere una sola persona, abbiamo preso un gruppo di persone che giocassero un ruolo importante nella nostra città. Un gruppo di persone che, insieme a ragazzi giovani dicessero: “no alla violenza!”.
Nel concreto, verranno stampati 50 manifesti, che verranno appesi in giro per Crema.
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