Incidenti sulle strade in provincia,
nel 2012 morti costanti, feriti in calo
foto Sessa
Incidenti sulle strade cremonesi. L’Aci, Automobile Club d’Italia, in collaborazione con l’Istat, ha pubblicato il rapporto sugli incidenti stradali in Italia riferito all’anno 2012. Nella provincia di Cremona in un anno si sono registrati 1.132 incidenti (erano 1.161 nel 2011). Nona provincia in regione. 38 le persone decedute, erano state 39 l’anno precedente. Feriti in 1.574, in calo rispetto ai 1.590 del 2011.
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Per quanto riguarda gli incidenti stradali a veicoli, gli investimenti pedoni sono stati 78, 163 le fuoriuscite o sbandamenti.
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I numeri, invece, per gli incidenti stradali tra veicoli in marcia, sono stati 61 gli scontri frontali, 402 gli scontri frontali-laterali, 183 i tamponamenti.
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748 incidenti si sono verificati su strade urbane, 326 su strade provinciali, 25 in autostrada.
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LA SITUAZIONE IN REGIONE
Cresce il numero delle vittime, diminuisce quello degli incidenti sulla strade lombarde. In base ai dati Aci-Istat, nel 2012 si sono registrati in regione 540 vittime di incidenti (rispetto ai 532 dell’anno precedente). Di contro si è registrato un minor numero generale di incidenti (si è scesi da 37.130 a 35.398) e di feriti (da 50.838 a 48.759). Analoga situazione ha interessato la provincia di Milano: aumentate le vittime (da 107 a 129), diminuiti gli incidenti (da 17.065 a 16.190) e i feriti (da 23.036 a 21.681). Fa eccezione la provincia di Monza Brianza che ha registrato una generale diminuzione: nel 2011 vennero contati 2.741 incidenti con 28 morti e 3.631 feriti, nel 2012 vi sono stati invece 2.655 incidenti con 21 morti e 3.608 feriti.
“L’annuale presentazione dei dati della sinistrosità è sempre un forte colpo alla stomaco”, ha commentato il presidente dell’Aci Milano Carlo Edoardo Valli. “Passi in avanti in materia di prevenzione dell’incidentalità stradale sono stati indubbiamente fatti nel corso degli anni, ma i tragici numeri rimangono un monito per tutti noi che operiamo nel campo della mobilità. Bisogna continuare a lavorare con decisione: migliorare ulteriormente la rete infrastrutturale, garantendo buone progettazioni e manutenzioni delle pavimentazioni, della segnaletica, dell’illuminazione, ecc., sollecitare la repressione dei comportamenti scorretti, perfezionare la formazione e l’aggiornamento dei conducenti, promuovere un’efficace educazione stradale nelle scuole”.