Trescore nel mirino dei ladri
Razzie nelle case e nelle aziende
Rossi: “Metteremo i varchi elettronici”
Un boato all’ora di cena, un cancello di sei metri che vola in mezzo alla via e un camion che fugge. Questo lo scenario, di ieri sera, in via Magri a Trescore Cremasco. Erano circa le 20,30 quando il silenzio della via è stato rotto da un forte boato, così forte che la gran parte dei residenti è uscita di casa per capire cose stesse succedendo. In mezzo alla strada il cancello, circa sei metri di lunghezza, della ditta Gambarini Costruzioni, divelto da un camion dell’azienda stessa usato come ariete da malviventi che se sono andati col mezzo, un Mercedes da cava utilizzato, in inverno, con una pala aggiunta, per lo spazzamento della neve.
Era trascorsa meno di mezz’ora da quando l’ultimo operaio aveva lasciato l’azienda inserendo l’allarme, quando i malviventi, almeno due, (probabilmente già nascosti all’interno della sede della ditta) hanno messo in moto uno dei mezzi dell’impresa e sfondando il cancello se ne sono andati. Un furto forse su commissione. Immediata la telefonata da parte dei vicinia al proprietario Silvano Gambarini e alla forze dell’ordine. Sul posto i carabinieri che hanno raccolto le testimonianze, mentre i dipendenti e il proprietario dell’azienda, rimuovevano i grosso cancello rimasto in strada e controllavano che non fosse sparito nient’altro. Solo nella mattinata odierna, sabato, i proprietari si sono accorti che dall’ufficio erano sparite le chiavi di altri due camion dell’azienda. Forse anche quelli nel mirino dei malviventi, che disturbati, probabilmente dall’arrivo dell’ultimo dipendente, hanno deciso di ‘accontentarsi’ di un solo mezzo e di darsi alla fuga.
“Abbiamo sentito, – raccontano i vicini – un boato fortissimo e la casa tremare. Siamo usciti sul balcone e il cancello stava volando in strada come se fosse di cartone. Subito dopo il camion è uscito, ha girato a sinistra e poi verso il rondò. In strada c’era qualcuno che contrallava che non arrivassero auto”, raccontano. I ladri, sicuramente una banda organizzata, forse un furto su commissione, si sono diretti verso Pandino per poi far perdere le proprie tracce.
E dopo questo ennesimo furto, la scorsa settimana era toccato al cantiere del metanodotto essere preso di mira, i cittadini cominciano ad essere preoccupati. Anche perchè, oltre a queste bande organizzate, da almeno un mese il paese è stato preso di mira da ‘topi da appartamento’. Almeno una quindicina i furti nell’ultimo periodo nelle abitazioni, alcune, come quella di una anziana donna, visitata più volte. Come racconta il nipote: “Da mia nonna sono entrati almeno tre volte, senza riuscire a prendere nulla, tranne l’ultima volta, l’altra sera quando hanno rubato una scala a pioli. Ora lei ha paura”. A questi si aggiungono i saccheggi di rame al cimitero. E i furti che non sono andati a segno, ma dei quali sono rimasti i segni sulle porte d’ingresso degli appartamenti.
Ben consapevoli della situazione gli amministratori. Come conferma l’assessore alla Sicurezza, Marco Rossi. “Sono stati almeno 15 i furti nelle case dei trescoresi, oltre a quelli al cimitero dove ultimamente sono state rubate anche delle statue di rame. Oltre all’ultimo furto di ieri da Gambarini, dove certamente ha agito una banda organizzata così come al metanodotto, c’è una gruppetto di ladruncoli che ha preso di mira il paese. Il problema – sottolinea Rossi – è che spesso una volta individuati e fermati, il fermo non viene convalidato e loro tornano a delinquere. E noi come amministrazione dobbiamo intervenire”.
Qual è il suo programma per garantire la sicurezza in paese?
“In questo periodo abbiamo messo in campo degli interventi per sanare situazioni, soprattutto abitative, non in regola. Persone che vivevano in condizioni impensabili e in case non agibili che sono state allontanate. Il nostro motto è: tolleranza zero per chi delinque sia straniero che italiano. Sappiamo che la gente ha paura e quindi durante la giornata con il vigile, presidio il territorio per far capire che stiamo controllando, ma per interventi forti c’è bisogno di risorse, che stiamo cercando”.
Quale tipo di intervento volete mettere in atto?
“La nostra intenzione è di aumentare la video sorveglianza, e soprattutto installare i varchi elettronici agli accessi del paese. Stiamo vedendo se c’è la possibilità di avere finanziamenti, e per questo ci sta aiutando anche la struttura della Lega Nord sempre attenta a cercare possibilità di risorse per i comuni volte a mettere in campo interventi per garantire la sicurezza. Sappiamo che c’è questo problema, ma siamo attenti”, conclude.
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