Cronaca

Ludopatia, fenomeno in crescita
Aumentano i malati nel Cremasco

Ludopatia, un fenomeno che preoccupa e che cresce. Anche nel Cremasco. Questo il dato, negativo, emerso dal convegno “Il Cremasco territorio d’azzardo? Parliamone insieme per non giocarci il futuro”, voluto da LegaAutonomie con la collaborazione del comune, Diocesi, Prefettura, Questura, Asl e Ust. Numeri ed esperienze alla mano, questa mattina in sala degli Ostaggi, è stato illustrato il quadro completo della situazione in provincia, e gli interventi futuri da mettere in campo per contrastare quello che il vescovo monsignor Oscar Cantoni ha definito “il male del secolo”. Un piaga per il cui contrasto i sindaci hanno le mani pressoché legate. Si può solo intervenire come ha fatto il comune di Crema, aumentando l’Imu per le sale slot al massimo consentito o sottoscrivendo il manifesto dei sindaci, già approvato da molte amministrazioni. Ora la proposta di LegaAutonomia che, rappresentata nel cremasco da Mara Baronchelli, ex sindaco di Pianengo, partirà presto con una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo.
I COSTI DEL GIOCO D’AZZARDO
Circa 15milioni di giocatori in Italia (compreso lotto, superenalotto etc) dei quali 800mila malati o a rischio ludopatia. Un giro d’affari di 80miliardi di euro e un patologia che costa alle casse dello Stato ben 6miliardi. Sono 1125 gli euro di spesa pro capite, invece, nella nostra provincia, secondo il dato fornito dal sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, e rilevato dalla consulta nazionale antiusura nel 2011. Un aumento del 20 % rispetto al 2010. Soldi spesi nella circa mille sale giochi ed esercizi pubblici che nella nostra provincia hanno installato slot machine e video poker. A Crema su 223 esercizi pubblici ben 107 (dei quali 7 sono sale gioco) hanno al loro interno slot machine e video poker per un totale di 356 macchinette censite, (3/4 per ogni locale). Un fenomeno che spesso al limite della legalità, monitorato dalle forze dell’ordine presenti in massa in sala degli Ostaggi, che hanno dato la loro disponibilità ad una fattiva collaborazione con le istituzioni per contrastare il fenomeno sempre in crescita. Quaranta i controlli effettuati nel Cremasco lo scorso anno dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i carabinieri, la polizia di Stato e l’Aams (associazione autonoma monopoli di Stato). Cinque gli esercizi pubblici risultati irregolari e due le persone denunciate a piede libero. “Questi – ha sottolineato la tenente Naique Palla, al comando della Tenenza di Crema delle Fiamma gialle – i numeri dei soli controlli effettuati in collaborazione con l’Aams. Si tratta di un fenomeno in aumento anche nel Cremasco”.
I MALATI DI LUDOPATIA
Il fenomeno che nel nostro territorio si traduce in un aumento esponenziale delle persone che si rivolgono alle strutture specializzate per chiedere aiuto. Non a caso il Serd ha indirizzato tre operatori direttamente alla cura delle malattia, visti i numeri di persone che hanno riconosciuto il proprio problema, in crescita in tutta la provincia. A parlare sono i dati forniti dalla dottoressa Elena Crispiatico del Serd.
Nei primi sei mesi dell’anno le persone che hanno cercato aiuto hanno già superato il totale di quelle seguite dalla struttura lo scorso anno. Sono stati, infatti, 54 (16 a Crema) i giocatori patologici entrati in cura nel 2012 in provincia, e ben 64 (20 a Crema: 17 uomini e 3 donne) quelli seguiti nel primo semestre 2013. Altri 10 si sono aggiunti nei mesi tra luglio e ottobre. L’età dei giocatori va dai 25 anni in su (non ci sono minori in cura o persone al di sotto dei 25 anni, per ora), ma la fascia a maggior rischio risulta essere quella tra i 40 e i 44 anni.
Numeri che dimostrano quanto sia necessario un intervento mirato, per il quale oggi, a Crema sono state poste le basi.
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