Economia

Crescita da record per il valore
delle cambiali protestate: +60%
I numeri in provincia

Se da un lato il numero delle cambiali protestate risulta in diminuzione in provincia di Cremona, dall’altro il loro valore registra una crescita record se si osserva il panorama regionale. Nel periodo gennaio-agosto 2013 infatti i “pagherò” non pagati sono 2.748: -10,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Il valore però arriva a 7.292.439,77: +59,3% la variazione tra 2012 e 2013 (la più elevata in Lombardia). I numeri sono stati diffusi dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha realizzato un’elaborazione su dati Repr (Registro informatico dei protesti).

Lo studio dimostra che, in generale, dopo il boom del 2009 in cui la crisi aveva fatto impennare le cambiali protestate, in Italia si torna a pagare i “pagherò”. A livello nazionale, infatti, tra gennaio e agosto 2013, sono state circa 640mila le cambiali non andate a buon fine, il 4,2% in meno rispetto allo scorso anno in termini numerici. Il valore complessivo dei “pagherò” non pagati si attesta a 1,1 miliardi di euro (-1,6% rispetto al 2012, in termini di valore economico).

Imperia è la provincia più virtuosa: il valore delle cambiali protestate in un anno diminuisce dell’85,8%. Al secondo posto Isernia (-60,2%) e al terzo posto nella classifica Biella (-48%). Monza e Brianza e Como sono le province lombarde a comparire nella classifica delle 10 più virtuose in Italia (a Monza e Brianza 13,1 milioni il valore delle cambiali protestate, -39,1%). A Milano il valore dei titoli protestati è diminuito del -9,5% (57,9 milioni).

Nella classifica delle province in cui il valore delle cambiali non andate a buon fine aumenta, Avellino registra un incremento tra 2012 e 2013 del 354,2%, seguita da Ravenna e Belluno (rispettivamente +251,5% e 155,5%). Così come tornano i “pagherò” non pagati a Ferrara, dove il valore delle cambiali non andate a buon fine è aumentato del 76,3% (per un valore di 4 milioni di Euro), a Udine del 71,1% (5 milioni), a Reggio Emilia del 68,1% (4,2 milioni), ma anche a Roma del 20,3% (111 milioni di euro).

Il valore delle cambiali protestate in un anno in Lombardia diminuisce dell’11,1%. Tra le province virtuose Como, dove le cambiali protestate in circolazione tra gennaio e agosto 2013 diminuiscono del 46,6% in un anno (8,1 milioni di Euro), Monza e Brianza -39,1% (13,1 milioni), Brescia -25,2% (27,7 milioni), Varese -17,1% (8,8 milioni) e Milano -9,5% (57,9 milioni).

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